Circonvallazione ferroviaria: le paure della Circoscrizione, dallo scalo Filzi a San Martino case abbattute e mega cantiere
La nostra inchiesta sulla galleria sotto la Marzola: progetto di fattibilità già depositato, Rfi deve finire tutto entro due anni, ma la grande galleria dallo scalo Filzi all’Acquaviva preoccupa i residenti
ITER Rfi ha consegnato il progetti al ministero
IL COMITATO "Fatela in Destra Adige, così è un pericolo"
IL PROGETTO Entro il 2026 la nuova ferrovia: circonvallazione prioritaria
I CANTIERI Circonvallazione: i dubbi delle associazioni e le risposte del sindaco
TRENTO. La nuova circonvallazione ferroviaria di Trento si farà: una settimana fa RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha depositato al Ministero il progetto di fattibilità, e l’opera è già inserita con un finanziamento di quasi un miliardo di euro nel PNRR, il Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza.
Il PNRR impone un obbligo: l’opera dev’essere immediatamente cantierabile e va conclusa entro due anni. Ecco quindi che l’enorme galleria sotto la Marzola (dallo scalo Filzi all’Acquaviva di Mattarello) di 12,5 chilometri in doppia canna sarà il più grande cantiere mai visto in Trentino negli ultimi secoli.
Questo però comporta dei rischi e dei disagi, che la Circoscrizione Cerntro Storico, che comprende anche il quartiere di San Martino che verrà pesantemente interessato, ha messo nero su bianco in un documento approvato nei mesi scorsi. Un documento che riporta tutte le domande e i dubbi della popolazione.
Nella seconda puntata della nostra video inchiesta (qui la prima puntata), il presidente ingegner Claudio Geat ci spiega quali sono le osservazioni presentate.