Mercatini di Natale, avvio incoraggiante. Gli espositori: “Non c’è la ressa degli scorsi anni, ma va meglio del previsto”
Fiduciosi i commercianti che in piazza Fiera e piazza Cesare Battisti espongono la propria mercanzia, sia essa mangereccia o decorativa. Il solo fatto di poter lavorare li galvanizza: un anno fa, di questi tempi, il Mercatino era il sogno infranto dalla pandemia
LE FOTO Folla ai Mercatini (Alessio Coser)
TRENTO. Mercatini di Natale di Trento, anche oggi il flusso dei visitatori è stato altissimo. I più felici sono gli espositori. Felici come una Pasqua. A Natale. Loro sono i commercianti che in piazza Fiera e piazza Cesare Battisti espongono la propria mercanzia, sia essa mangereccia o decorativa. Il solo fatto di poter lavorare li galvanizza; un anno fa, di questi tempi, il Mercatino era il sogno infranto dalla pandemia. Saltato un giro, rieccoli. Belli carichi. «C'è anche il sole!», sorride Giulia Osti che espone le "Magie di casa", pupazzetti di pezza e palline di Natale.
«Il primo giorno, di solito, pioveva. E molto bene i controlli e i braccialetti, il green pass obbligatorio. Questa è la strada giusta. Ci vuole buonsenso, se vogliamo uscirne». «Niente male l’avvio», esordisce Dario Simonazzi, il mitico Babas di Capriana che da vent'anni porta in piazza polenta, cervo e porcini, la birra e il vin brulè. «Trento è stata brava a ripartire. Pensavo sarebbe venuta meno gente, invece c'è un bel movimento». «Un buon inizio», conferma Luca Malench della macelleria omonima, di Taio. «Davvero meglio del previsto».
«Non c'è la ressa degli anni scorsi e va bene così», ci saluta Alessandro Lucin dalla "Casetta degli gnomi". «Tutto è sotto controllo, la gente si muove agevolmente. E nelle prossime edizioni sarebbe bello coinvolgere anche piazza Mostra». Potrebbe essere un'idea, una volta terminati i lavori. «In questi primi giorni abbiamo visto soprattutto tanti trentini, ma anche gente di Bergamo e Brescia», racconta Franco Fattarsi della casetta "Gruppo formaggi del Trentino" che propone i prodotti di 18 caseifici provinciali.
«C'è tanta voglia di uscire dalla crisi, tanta volontà, e come sempre moltissimo interesse per i prodotti trentini». Week end positivo anche per Andrea Fiorini che da quattro anni sale a Trento da Forlì con la "Bottega creativa", i presepi e le incisioni. «Sono molto soddisfatto, vale sempre la pena esporre ai Mercatini di Trento. Ottima organizzazione, ottimo afflusso di persone. Avanti così».
Il Mercatino «funziona», spiega Tullia Stocchetti della bottega artigiana "La coccinella" di Trento. «Non c'è ressa, la gente è tranquilla e apprezza maggiormente ciò che proponiamo». Organizzazione «impeccabile», dice Alessio De Lisi di "Amarvi gioielli" di Trento. «Siamo entusiasti», interviene Cristina Bruni della "Stella alpina del Trentino", «avevamo tanta voglia di tornare a lavorare, e anche il bisogno! E la gente ha risposto meglio di quanto pensassi: ce n'è tanta, si vede che ha il desiderio di recuperare il tempo perduto». Stesso clima in piazza Cesare Battisti: «Ottima partenza», dicez.