Il rogo alla discarica di Ischia Podetti: qualità dell'aria nella norma, si raccomanda di lavare bene frutta e verdura raccolte in zona
Questa mattina riunione tecnica nella sala operativa dei vigili del fuoco per fare il punto della situazione dopo il pauroso incendio di ieri sera: nelle aree interessate non è più necessario tenere le finestre chiuse. Per quanto riguarda le ricadute della nube nera sui terreni, si attende l'esito delle analisi svolte dall'Appa
TRENTO. Decade la raccomandazione di tenere le finestre chiuse nelle aree interessate nelle scorse ore dal fumo sprigionato in seguito all'incendio che ieri ha interessato la discarica di Ischia Podetti a Trento provocando una enorme nube nera che si è via via spostata verso nord.
L'Agenzia per la protezione ambientale ha comunicato che le analisi sulla qualità dell'aria hanno indicato i parametri entro la norma.
Per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura presenti in orti e giardini, l'invito alla popolazione è invece quello di lavare accuratamente con l'acqua i prodotti.
Nessuna prescrizione per la frequentazione delle aree pubbliche come parchi e piscine, con l'opportuna raccomandazione della pulizia delle mani.
Durante il rogo le centraline di rilevamento degli inquinanti dell'Appa hanno rilevato "un picco di Pm 10, vettori delle particelle inquinanti dalle 18 alle 20. Poi, progressivamente, con lo spegnersi dell'incendi, i dati hanno avuto un miglioramento fino poi ad esaurirsi con lo spegnimento", ha detto il direttore generale di Appa, Enrico Menapace.
Il punto sulla situazione è stato fatto nel corso della riunione tecnica ospitata nella sala operativa del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento e coordinata dal comandante Ilenia Lazzeri.
Presenti i rappresentanti di Federazione trentina dei Vigili del fuoco volontari, Dipartimento Protezione civile, Agenzia provinciale per l'ambiente, Agenzia per la depurazione, Azienda provinciale per i servizi sanitari, Servizio agricoltura, Fondazione Edmund Mach, Nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri, Polizia locale di Trento Monte Bondone e Comune di Trento. Alla luce dello spegnimento dell'incendio - sottolinea la Provincia di Trento - è stata stabilita inoltre la riapertura della ciclabile che era stata chiusa in via precauzionale dal personale del Corpo forestale e dalla polizia locale.
"Ci sono da capire - ha osservato ancora Menapace - le ricadute sui terreni e stiamo valutando la situazione con la Fondazione Mach. La sostanza tipica della combustione è la diossina, che si deposita sui prodotti agricoli. Però, anche sulla base delle indicazioni che abbiamo, un'accurata pulizia di ortaggi e frutta da orti attenua fino a zero il rischio delle persone. Inoltre bisogna lavarsi le mani se si frequentano spazi pubblici", ha concluso.
L'area continua ad essere presidiata dai vigili del fuoco, affinché gli operatori possano intervenire tempestivamente qualora si sprigionassero nuovi roghi nel deposito di materiali ingombranti, accanto alla discarica.
Sono in corso le analisi sui campioni di terreno e prodotti vegetali interessati dalla nube che si è sprigionata daslle 18.30 circa di ieri, 10 agosto, portata poi dal vento verso la Rotaliana e la Bassa Atesina.
"Non è più necessario chiudere le finestre o adottare particolari accortezze quando si sta fuori casa. In via precauzionale, è consigliato lavare in modo accurato frutta e verdura coltivate nelle zone a nord del comune", conferma su Facebook il sindaco di Trento, Franco Ianeselli.
"Dunque via libera a chi frequenta parchi, la piscina esterna di Trento Nord o le ciclabili (il tratto davanti alla discarica è stato aperto stamattina). Attenzione particolare invece per quanto riguarda le precauzioni igieniche da adottare quando si consuma frutta e verdura coltivate nelle zone interessate dalla nube. I vigili del fuoco volontari insieme al gestore della discarica stanno monitorando il cumulo di rifiuti andati a fuoco per evitare che l'incendio riparta", aggiunge Ianeselli.