Il Capodanno di Trento porta in piazza la giusta prudenza e tanta solidarietà
Il sindaco di Trento ha firmato un’ordinanza contro l’utilizzo di contenitori chiusi e di vetro per bevande al fine di tutelare i presenti da spiacevoli imprevisti. A pochi passi da Piazza Duomo un gruppo di giovani festeggerà l’ultima notte del 2022 colmando con il proprio calore il vuoto di chi si trova in difficoltà
PROGRAMMA Capodanno con uno spettacolo anni Novanta, fra musica ed effetti speciali
TRENTO. Piazza Duomo, a Trento, ospiterà la tradizionale festa di Capodanno, con lo show «Love generation ‘90», con le migliori canzoni del passato, dalla dance fino alle sigle dei cartoni animati.
Lo spettacolo - informa il Comune - sarà animato da ballerini, dj di fama internazionale, frontman, video, scenografie ed effetti speciali. L'evento, che si inserisce nell'ambito della manifestazione "Trento Città del Natale", è realizzato dal Centro servizi culturali Santa Chiara in collaborazione con Radio Italia Anni '60. L'ingresso è libero.
In occasione della festa, il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha firmato un'ordinanza che regolamenta, per ragioni di sicurezza, il consumo di bevande in contenitori di vetro o in lattina. In particolare, a partire dalle ore 20 del 31 dicembre alle 6 del primo gennaio sarà vietata la vendita per asporto di bevande, sia alcoliche che non alcoliche, in contenitori chiusi e in contenitori di vetro. È vietata anche la somministrazione negli spazi esterni di bar e ristoranti di bevande in contenitori di vetro o latta. Infine sono vietati i contenitori per bevande in vetro all'interno dell'area delimitata per il Capodanno in piazza Duomo. In piazza Duomo, fino al 2 gennaio, vige il divieto di transito, sosta e fermata. In via Belenzani divieto di sosta e fermata con rimozione forzata nelle giornate del 31 dicembre e del primo gennaio.
Un ritorno, pur in forma ridotta, anche per il «Capodanno capovolto», l'iniziativa lanciata per anni dalla diocesi di Trento per permettere ai giovani tra i 18 e i 35 anni di fare un'esperienza diversa per l'ultimo dell'anno, passando il capodanno con gli ospiti delle strutture di prima accoglienza. Quest'anno non è partito su iniziativa della diocesi, ma di un gruppo di circa dieci giovani che hanno manifestato interesse verso questo tipo di proposta.
«I giovani andranno in tre diverse strutture: 'Il sentiero' e il dormitorio di via Lavisotto, a Trento, e 'Il portico' di Rovereto. Prepareranno la cena per gli ospiti e si occuperanno dell'accoglienza e dell'animazione. Tutto è nato dalla richiesta di questi giovani e, siccome ancora vigono limitazioni nelle strutture socio-assistenziali, non abbiamo aperto a tutti le iscrizioni come nelle passate edizioni», spiega all'ANSA Cristian Gatti, coordinatore dell'area comunità della Caritas diocesana.