Vigolo Baselga, il centro sportivo Trilacum non c'è più: regna l'incuria
La controversia tra Asuc e Comune di Trento ha creato una situazione di abbandono: erbacce nella pista d’atletica deformata, attrezzature abbandonate, degrado della tribuna e il parco giochi marcisce. Dal municipio un chiarimento: "L'Asuc, titolare del diritto di uso civico, è l’unico soggetto legittimato a decidere. Abbiamo provato in tutti i modi a trovare un accordo, incontrando però solo indisponibilità"
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VIGOLO BASELGA. L'altra domenica, presso quello che possiamo ben definire l'ex-centro sportivo Trilacum, adagiato nella piana a ridosso della frazione Terlago di Vallelaghi, ma per poche decine di metri nel territorio catastale la frazione Vigolo Baselga di Trento, si è svolta una storica manifestazione di atletica leggera.
Era la 38ª edizione del "Cross Valle dei Laghi" 3° memoriale "Ernesto Tonina" quale 3ª prova del campionato provinciale Csi-Centro sportivo italiano di corsa campestre ed anche quale prova di qualificazione per la 25ª edizione del campionato nazionale di corsa campestre. Evento che ha visto la partecipazione di 560 atleti, giovani e meno giovani, ed un numero considerevole di allenatori, familiari e spettatori affascinati da questa dura disciplina sportiva amatoriale.
La competizione si è svolta nelle stradine interpoderali della zona a ridosso dell'abbandonato centro sportivo. Area che si è presentata agli occhi degli atleti, come un pessimo biglietto da visita e indice di una trascuratezza e degrado che va oltre ogni limite del buon senso.
Tutto ciò per una lunghissima controversia tra l'Asuc Vigolo Baselga ed il Comune di Trento, che nonostante varie promesse per ricercare una definitiva soluzione è ben lontana da vedere un lieto fine, lasciando nel contempo l'intera area nell'abbandono più completo.
Erbacce nel campo di gare, la pista da corsa deformata, attrezzature sportive abbandonate, recinzioni divelte, una tribuna decadente, la palestra al coperto e la sala riunioni con annesso bar chiusi, i 2 campi da calcio in condizioni pietose e l'attiguo parco giochi in legno distrutto e marcescente, diventato ormai un luogo notturno per pseudo incontri d'amore.
Lasciamo quindi immaginare i commenti di quanti erano presenti alla manifestazione sportiva nel "ammirare" questo scempio, che auspichiamo possa trovare una definitiva soluzione politico-amministrativa tra le parti in causa. Per il bene dello sport, dell'ambiente ed il paesaggio circostante, oltre che per le finanze a suo tempo elargite per questa area sportiva e ricreativa.
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LA REPLICA DEL COMUNE
Il Comune ha diffuso oggi, lunedì 25 marzo, una nota stampa di precisazione sul caso. Eccola.
"Riguardo all’articolo pubblicato oggi dal quotidiano l’Adige Il centro sportivo Trilacum non c’è più: regna l’incuria, è opportuno precisare che in questi anni l’amministrazione comunale ha provato in tutti i modi, nell’interesse pubblico, a trovare un accordo con l’Asuc di Vigolo Baselga.
In sede di negoziato, da parte di Asuc c’è sempre stata però la totale indisponibilità a trovare una soluzione legittima e praticabile in grado di restituire il centro sportivo alla comunità e in particolar modo ai giovani che fanno sport.
In quanto titolare del diritto di uso civico, in questo momento l’Asuc è l’unico soggetto legittimato a decidere chi può avere accesso all’area. In base alle regole pubbliche e civilistiche, il Comune di Trento dunque non ha alcun modo di intervenire. Solo se l’Asuc sgravasse quel bene dal diritto di uso civico, il Comune di Trento sarebbe legittimato a lavorare per la riapertura e a sostenere le spese della sistemazione del centro sportivo. Spese tra l’altro molto onerose, anche a causa dell’abbandono e dell’incuria di questi ultimi anni.
L’amministrazione comunale è dunque consapevole del fatto che a Vigolo Baselga c’è un impianto sottratto all’uso pubblico, ma non ha modo di intervenire in quanto il il destino del Trilacum è in questo momento esclusivamente nelle mani dell’Asuc".