Per le ex caserme alle Viote, adesso c'è anche l'ipotesi della vendita
Non ci sono soldi, non ci sono progetti e non ci sono idee. E, quindi, prima che tutto - letteralmente - crolli, è meglio vendere. A dirlo è l'assessore Simone Marchiori, che ha risposto a un'interrogazione del consigliere Filippo Degasperi fotografando la situazione delle caserme austro ungariche delle Viote
TRENTO. «Le prospettive per il futuro dell'immobile, a parte il proseguimento delle attività estemporanee, è indiscutibilmente legato alla disponibilità di risorse che consentano il recupero dell'edificio. Allo stato dell'arte, in carenza di tale disponibilità e in assenza di promotori di iniziative sostenibili e disponibili all'investimento, non può essere escluso il destino dell'immobile indirizzato verso la vendita, prima che il deperimento temporale possa portare al collasso irreversibile della struttura».
Insomma, non ci sono soldi, non ci sono progetti e non ci sono idee. E, quindi, prima che tutto - letteralmente - crolli, è meglio vendere. Il virgolettato è dell'assessore Simone Marchiori, che ha risposto a un'interrogazione del consigliere Filippo Degasperi fotografando la situazione delle caserme austro ungariche delle Viote. Degasperi, a inizio giugno, chiedeva conto alla giunta dello «stato di abbandono delle caserme delle Viote».
Nello specifico, «visto che si parla sempre di valorizzazione del Bondone, è da ricordare l'abbandono delle caserme. In parte erano state utilizzate come centro di ecologia alpina e in parte come residenza, ma ora risulterebbero ancora vuote e inutilizzate. Nel 2022 la LIPU si era mossa, ma la Provincia aveva detto no». A fotografare la situazione e le prospettive è stato appunto l'assessore Marchiori.
Che ha ripercorso le ultime vicende: «Nell'agosto 2021 l'ex assessore comunicò di aver condiviso con Federico Samaden un progetto da attuarsi presso il compendio. Vennero effettuati, su indicazioni dello stesso Samaden, alcuni interventi manutentivi peril progetto "Montagne di Tregua", organizzato per a settembre dello stesso anno».
Dal passato al presente: «Allo stato attuale l'immobile è ancora disponibile per iniziative di vario genere. Una delle ultime, a fine maggio, è stata quella del corpo dei Vigili del Fuoco volontari di Garniga Terme per utilizzare mensa e cucina nell'ambito di una manovra. L'immobile non è abbandonato in quanto altre richieste recenti, per le quali Samaden ha dato parere positivo, hanno riguardato eventi di breve durata, come ad esempio il Campo Scuola nazionale riservato ai giovani tra i 16 e i 25 anni organizzato da ANA Trento, l'evento Aquila Basket Earth Day 2023-A Tree for a Three. Per quanto riguarda la richiesta di LIPU, trattandosi di un utilizzo a lungo termine, non si è però potuto accogliere la richiesta».
Sul tema è subito intervenuto anche Alex Benetti, presidente della Circoscrizione Bondone, che ha replicato all'assessore Marchiori: «Riguardo alla possibile vendita, vorrei ribadire la necessità di valorizzare questo patrimonio storico e culturale. L'assessore Marchiori ha evidenziato come la vendita di questi immobili potrebbe rappresentare una soluzione per il loro recupero e riqualificazione. Tuttavia, ritengo che una simile decisione debba essere parte di una visione più ampia e strategica, che tenga conto degli investimenti già avviati sul Monte Bondone. Le caserme devono avere un futuro coerente con lo sviluppo della zona. La Provincia è proprietaria degli immobili ed ha la responsabilità di impegnarsi attivamente nel coinvolgere le realtà locali per individuare il metodo migliore per recuperarli e valorizzarli. Attraverso un piano di recupero strutturato e condiviso, le caserme possono diventare un esempio virtuoso».