Città / Il caso

Bar chiuso per 15 giorni dal Comune, ma vince il ricorso al Tar e riapre dopo solo  quattro

Il «Dolce Vita» di via Belenzani, «stangato da Palazzo Thun, riabilitato dai giudici dopo il ricorso, preparato dall’avvocato Merler consigliere comunale di opposizione

TRENTO. Quattro giorni di chiusura anziché i 15 disposti con ordinanza della dirigente del Servizio edilizia privata del Comune in base al Regolamento per la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività economiche. Il bar "Dolce vita" in via Belenzani ha riaperto lunedì mattina grazie alla sospensiva del Tar.

Dunque, in attesa che i giudici amministrativi entrino nel merito, la decisione del Comune rimane "congelata". La chiusura era stata disposta dopo le diverse contestazioni che la polizia locale aveva mosso ai gestori: ad esempio per la musica alta fino a tarda sera, una violazione che "costa" 4 punti in meno sulla patente - che parte da 20 punti - dei gestori dei pubblici esercizi. Il ricorso al Tar è stato presentato dai legali dello studio Gmt, gli avvocati Andrea Merler e Nicola Giuliano del foro di Trento, l'avvocato Andrea Dalponte del foro di Rovereto, contro il Comune per l'annullamento sia dell'articolo 7 del Regolamento per la convivenza sia dell'ordinanza della dirigente del 10 luglio scorso che dispone la sospensione dell'attività in base, appunto, all'articolo 7.

L'atto è stato presentato d'urgenza venerdì scorso e ha sollevato un quesito: può un dirigente comunale, con la firma di un'ordinanza contenuta in una determina, sospendere un'attività e dunque esercitare poteri di pubblica sicurezza che sono prerogativa del questore, del Commissario del Governo e in determinati casi, ad esempio per le ordinanze contingibili ed urgenti, anche del sindaco? Da parte della gestione è stato anche chiesto un risarcimento per la chiusura, pari alla perdita dell'incasso, calcolato in 2mila euro al giorno.

Nel decreto firmato dalla presidente del Tar Alessandra Farina viene ritenuto che, essendo l'udienza di merito a settembre, «al fine di non pregiudicare definitivamente gli interessi di parte ricorrente, così come rappresentati ai fini della concessione della misura cautelare, la richiesta di sospensione temporanea, inaudita altera parte, possa trovare accoglimento per il periodo di sospensione residuo al momento dell'adozione del presente decreto, sino alla trattazione in sede collegiale».

«Lunedì mattina grazie alla sospensiva è stato possibile riaprire il locale. Abbiamo una giustizia amministrativa veloce e molto attenta ai diritti dei cittadini e delle imprese - evidenzia l'avvocato Andrea Merler, che è anche consigliere comunale - Ora attendiamo l'udienza di merito che si terrà a settembre». La patente a punti dei gestori è stata introdotta con il Regolamento per la convivenza, in vigore dal primo gennaio 2022.

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