Stupefacenti / Polizia

Spaccio di droga alla Portela, sei fermi dopo le indagini con ore di filmati della Squadra Mobile di Trento

Gli agenti, con telecamere ad alta definizione, hanno documentato lo spaccio, la gestione e la custodia di hashish, cocaina ed eroina. La soddisfazione del sindaco che ringrazia il Questore

TRENTO. La squadra mobile della Questura di Trento ha proceduto al fermo di polizia giudiziaria nei confronti di sei persone gravemente indiziate per lo spaccio al dettaglio di sostanza stupefacente in piazza della Portela e nelle zone limitrofe.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Trento, hanno avuto inizio a febbraio. Sono state effettuate riprese ad alta definizione monitorando l'area pubblica frequentata dagli spacciatori. In questo modo sono state videoregistrate numerose cessazioni di stupefacente, la modalità di gestione della sostanza da parte degli spacciatori e la "custodia" delle singole dosi nell'ambito della piazza.

Al termine dell'attività - fa sapere la Questura di Trento - sono stati identificati e indagati numerosi soggetti, per la maggior parte senza fissa dimora, di origine nordafricana, pakistana e subsahariana, tutti coinvolti a vario titolo nella cessione di eroina, cocaina e hashish.

D'intesa con l'autorità giudiziaria si è proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di sei persone, che sono state quindi portate presso la casa circondariale di Spini di Gardolo. 

Il sindaco di Trento.  "Ringrazio il questore Maurizio Improta e gli agenti della Squadra Mobile che, grazie a un paziente lavoro investigativo sul campo coordinato dalla Procura della Repubblica, hanno dato un duro colpo alla rete di spacciatori che gravita nell'area della Portela. L'operazione Lampo - questo è il nome dato all'indagine - è molto importante per la città e soprattutto per la zona della Portela, che trova una risposta alla richiesta di legalità". Così in una nota il sindaco di Trento Franco Ianeselli commenta l'operazione che ha portato all'arresto di sei spacciatori da parte della Polizia di Stato. "Il pensiero oggi va alla ragazza di soli 27 anni scomparsa pochi giorni fa in seguito a un'overdose di eroina - continua il sindaco -. Ci auguriamo che le indagini portino al più presto a individuare i responsabili di questa morte, che non può essere dimenticata né dalle istituzioni né dalla società civile. A questo proposito, crediamo sia tempo di un'assunzione di responsabilità da parte di tutti gli enti competenti. Serve una strategia che affronti la questione della tossicodipendenza da ogni punto di vista: quello della repressione dello spaccio, su cui le forze dell'ordine si stanno impegnando al massimo, ma anche quello della prevenzione, in famiglia, fuori e dentro la scuola, e quello del recupero dei tossicodipendenti, che va potenziato e deve diventare una delle priorità del piano della salute provinciale come lo era stato negli anni Settanta. Per quanto di propria competenza, l'Amministrazione comunale è pronta ad adottare tutte le iniziative più opportune e ad assicurare la massima collaborazione". 

 

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