Cosa sono questi "sensori" nel marciapiede? Il progetto per monitorare auto e pedoni. e pure il ghiaccio
Il progetto europeo "Scale" a Trento, oltre un milione di euro per sapere in tempo reale se i posti sono liberi o occupati. E nel 2021 c'era un altro progetto uguale, che doveva essere già in funzione da tempo
TRENTO. Proprio nel fine settimana, sulla pagina Facebook "Trento Strana", si è accesa una vivace discussione (65 commenti) generata da un “post” di Dafne Tosi, la quale ha pubblicato una fotografia di questo sensore rotondo fissato a terra in un marciapiede di via Cauriol. E chiedendo: chi lo sa a cosa serve?
Come sempre suFacebook, si è scatenata la bagarre, con qualche commento sensato, e anche i soliti commenti qualunquisti e stipidi («il solito progetto inutile e i politici ci mangiano»). Ma resta la curiosità: che cosa sono e a cosa servono? Proprio oggi – forse perché anche Ianeselli compulsa Facebook – il Comune si è affrettato a fare un comunicato stampa: si tratta del progetto «Scale», progetto europeo per rendere più sicura la mobilità.
Palazzo Thun spiega che «Grazie a una rete di sensori urbani, sarà segnalata la presenza di pedoni in corrispondenza di 45 semafori e assicurata la priorità a trasporto pubblico; ma addirittura anche «la formazione di ghiaccio su alcune strade, in modo da programmare il passaggio dei mezzi spargi sale».
Quindi: «Si chiama Scale (Strengthening C-ITS adoption and lining-up across Europe) il progetto europeo che mira a migliorare la sicurezza stradale grazie alla realizzazione di una rete di sensori urbani in grado di raccogliere informazioni e di fornire servizi alla mobilità.
La raccolta dei dati si riferisce a tre ambiti distinti: il controllo del funzionamento in tempo reale di 45 impianti semaforici esistenti, il monitoraggio della formazione di ghiaccio su strada in quattro distinti siti e il monitoraggio dello stato di occupazione degli stalli di sosta a pagamento su strada, nella zona urbana a sud del torrente Fersina, su 260 stalli. Quest’ultimo intervento completa la posa dei sensori previsti dal progetto europeo C-Roads Italy, che escludeva proprio la zona dell’Oltrefersina.
Il progetto Scale migliorerà la sicurezza stradale rendendo disponibili una serie di informazioni in corrispondenza degli impianti semaforici interessati dagli interventi. Sarà segnalata infatti la “presenza di pedone” sulle strisce pedonali e ottimizzata la velocità di servizio del trasporto pubblico grazie all’implementazione della priorità semaforica per gli autobus.
Ci saranno benefici anche per la sicurezza stradale nel periodo invernale grazie alla migliore programmazione degli interventi di mezzi spargisale resa possibile dalle informazioni in tempo reale di “possibile formazione di ghiaccio”. Un ulteriore beneficio deriverà dalla riduzione dell’inquinamento ambientale con la riduzione del traffico parassitario legato alla ricerca degli stalli liberi di sosta su strada».
Infine, la durata e i costi: «Il progetto durerà 4 anni e 4 mesi con inizio previsto l'1 settembre 2024 e conclusione al 31 dicembre 2028. Costerà 1 milione e 100 mila euro di cui la metà finanziati dall’Unione europea».
Qqualcuno ha confuso i sensori del progetto Scale con un altro progetto del 2021: il progetto europeo C-Roads Italy 2 del quale il Comune di Trento è partner. Anche in qual caso si trattava di sensori, ma sensori non visibili, posti sotto l'asfalto, con lo scopo principale di ridurre i tempi di percorrenza del trasporto pubblico mediante l’assegnazione della priorità semaforica ai mezzi urbani ed extraurbani.
Ma anche in quel progetto c'erano poi sensori ottici per i parcheggi delle "zone blu": il sistema puntava a rilevare in tempo reale lo stato dello stallo in modo da ridurre il traffico parassitario nel centro. Il costo dell’intervento era allora di 266.309 euro e doveva essere esguito in 210 giorni naturali e consecutivi a partire dal mese di settembre 2021. Non si è ancora capito se si tratta dello stesso progetto in due tranches dai nomi diversi, o di due progetti distinti.