Agricoltura / Aldeno

Trattori e vendemmia, i controlli dei carabinieri agitano il paese

La sindaca incontra il maresciallo: sarebbe meglio posticiparli a dopo il raccolto». Ma le verifiche su sicurezza e contratti si fanno adesso proprio per garantire lavoratori e contadini

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di Nicola Maschio

TRENTO. In un periodo dell'anno da sempre impegnativo per gli imprenditori del settore agricolo, quello in cui la raccolta di uva e mele rappresenta l'attività principale e quotidiana, nelle ultime giornate i contadini di Aldeno hanno lamentato di aver dovuto far fronte a complicanze ulteriori.

L'attività di verifica a tutela della sicurezza, dei contadini e dei loro collaboratori, ha infatti comportato ritardi che mal si conciliano con l'attività di chi lavora gioco forza in una sfida contro il tempo per sfruttare le giornate di bel tempo e le ore di luce.

Sempre sottolineando l'importanza dei controlli, finalizzati a garantire la sicurezza degli operatori agricoli e la legalità nei rapporti di lavoro - come ha spiegato agli stessi contadini il maresciallo della stazione di Aldeno Piergiorgio Casciotti - in molti non hanno celato il malcontento, per diversi motivi. Primo tra tutti, quello legato alle tempistiche «che potevano essere anticipate o ritardate almeno di qualche settimana», hanno spiegato i contadini, per permettere di lavorare senza intoppi.

Ma c'è di più. Come segnalato infatti dagli agricoltori, i controlli sono stati numerosi - c'è chi ha parlato di almeno una trentina di contadini coinvolti, se non di più - e parecchio specifici. Altro elemento questo che ha fatto storcere il naso a molti.

E non è detto che si siano conclusi. Sono stati proprio gli imprenditori agricoli del luogo a fornire un elenco di ciò che è stato loro richiesto: documentazione tecnica, alle volte anche difficilmente reperibile in tempi brevi. Per fare qualche esempio, i libretti delle macchine trattrici e dei rimorchi più le schede e gli allegati tecnici (in entrambi i casi), l'effettuato aggiornamento per il corso di operatore o per l'utilizzo delle trattrici stesse, il verbale di avvenuta informazione e addestramento in merito all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, il modulo Covid, i patentini fitosanitari, i documenti relativi al rapporto di lavoro con gli operai, oppure il documento di valutazione dei rischi aggiornato.

Alla luce di tutto ciò, per i contadini le cose si sono complicate non poco. Anche perché alle volte si è reso necessario il recupero di pratiche inutilizzate da tempo, la lettura di targhette sui mezzi ormai illeggibili (anche per via del fatto che queste ultime sono esposte costantemente a intemperie e agenti atmosferici) o anche l'aggiornamento di documenti in tempi molto rapidi. Passaggi difficili, hanno concluso i diretti interessati, che hanno comportato anche nottate insonni e forte stress in un periodo, come detto, già di per sé complesso (anche alla luce del maltempo che sta scandendo diverse delle ultime giornate).

Attenzione: la finalità dei controlli è sempre quella della sicurezza pubblica e della legalità, ma il grande fermento di questi giorni ad Aldeno ha fatto capolino anche in Comune, con segnalazioni direttamente alla sindaca Alida Cramerotti.

E proprio la prima cittadina, lo scorso mercoledì ha incontrato il maresciallo per fare il punto della situazione. «L'obiettivo di questi controlli - racconta Cramerotti - è quello di garantire la sicurezza degli imprenditori e dei loro collaboratori: il maresciallo è molto sensibile su questa tematica, tuttavia ho chiesto se possibile di posticipare altri controlli al termine della raccolta. So che il periodo è complesso, comprendo lo stato d'animo dei nostri contadini ma invito alla comprensione, anche perché è proprio questo il momento in cui, mi è stato spiegato, ha più senso effettuare controlli. Si vuole verificare la correttezza delle attività nell'interesse di tutti, per evitare il verificarsi di incidenti o di situazioni di caporalato».

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