Trento / Circoscrizioni

Alessia Tarter sfiduciata ma attacca: «Così svilita la Circoscrizione»

Dopo il passaggio a Onda, la presidente di Villazzano è stata messa in discussione dal consiglio. Al suo posto in corsa Zambanini (Trento Viva). Durissima la dimissionaria: «Questa mozione è un’imposizione calata dall’alto Io via perché la giunta comunale ha tradito»

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di Nicola Maschio

TRENTO - La notizia era nell'aria, ma è arrivata in modo tutt'altro che tranquillo. Alessia Tarter non è più la presidente della circoscrizione Villazzano, sfiduciata dalla maggioranza (e da un voto di minoranza) composta da Partito Democratico, + Trento Viva e dai Verdi, dopo la decisione di passare allo schieramento di Onda di Filippo Degasperi.

Un voto compatto, arrivato nel primo ed unico punto all'ordine del giorno del consiglio circoscrizionale di giovedì scorso. Una decisione che Tarter ha dovuto accogliere, definendola però "una sconfitta", ma non prima di aver esposto in modo chiaro e forte le proprie ragioni: «A parole, molte volte alcuni consiglieri hanno dichiarato che il consiglio ha senso di esistere perché è al servizio della nostra comunità.

Abbiamo anche provato a rivendicare il diritto di anteporre alle logiche comunali gli interessi di Villazzano, perché in questo dovrebbe consistere il senso stesso della circoscrizione. Ora questa logica viene a mancare: la mozione di sfiducia non è motivata dal fatto che io abbia svolto male il mio mandato o non abbia tenuto fede a preservare l'interesse della comunità. I consiglieri hanno dimostrato che la questione non è questa.

La mozione dipende esclusivamente da un'imposizione calata dall'alto ed evidentemente avvallata da chi non tollera alcuna forma di dissenso rispetto alla propria azione di governo».

E proprio nei confronti dell'amministrazione comunale Tarter non ha usato mezzi termini: «Se c'è stata una mia personale rottura con questa amministrazione lo si deve al tradimento che essa ha fatto rispetto al programma elettorale di quattro anni fa: è sotto gli occhi di tutti lo svilimento delle circoscrizioni, sapete benissimo le difficoltà riscontrate in questi anni ad interpretare regolamenti e indicazioni. Era stata promessa una riforma strutturata, invece si è voluti arrivare solo a correggere la punteggiatura di un regolamento».Un nuovo consiglio circoscrizionale verrà convocato a breve e con tutta probabilità sarà Rita Zambanini di + Trento Viva, fino ad ora vicepresidente, a raccogliere l'eredità di Tarter fino al prossimo maggio. L'ex presidente invece resterà come consigliera ovviamente per Onda, la corrente politica che ha recentemente abbracciato.

«Lo sconforto - ha aggiunto Tarter - , soprattutto in questi ultimi due anni, è cresciuto in parallelo con le numerose nuove costruzioni che hanno portato ad uno smisurato consumo di suolo di cui il nostro territorio è stato vittima.

Molti cittadini se ne sono ovviamente accorti e mi hanno chiesto il perché di tali scelte ma soprattutto perché non stessimo facendo nulla come circoscrizione per limitarne i danni.

Ora qualcun altro, se ne sarà in grado, darà risposte. Io in questo sicuramente ho fallito. Ma con questa mozione di sfiducia si è decretata la fine delle circoscrizioni intese come l'Ente amministrativo che più conosce il proprio territorio e che è soprattutto il più vicino alla popolazione e alle associazioni».

Degasperi: «Lei è stata coraggiosa»

«Una sfiducia attesa, ma proprio in questo risiede il dramma: onore ad Alessia Tarter, che ha avuto coraggio e ha scelto di difendere veramente la propria comunità».

Filippo Degasperi, portavoce di Onda in consiglio provinciale, incassa quanto successo nell'ultimo consiglio circoscrizionale a Villazzano, ma non senza un commento duro.«Ma ci rendiamo conto che si è perso completamente il senso di ciò che dovrebbe essere il consiglio circoscrizionale? - ha ribadito - Anzi, con questa votazione appare chiaro che il centro-sinistra comunale utilizza le circoscrizioni solo per riproporre lo schema partitico del consiglio del capoluogo.

Non interessa ciò che una persona fa, come opera e porta avanti il proprio lavoro.

Tarter ha combattuto battaglie spesso in solitaria, come quella per difendere l'apertura dello sportello circoscrizionale che, di contro, il sindaco Ianeselli voleva chiudere. Nell'ultimo consiglio abbiamo assistito invece a qualcosa di insensato: le stesse persone che hanno sostenuto la ex presidente fino a ieri, votano la sfiducia non perché abbia sbagliato qualcosa, ma per semplice imposizione politica. E così facendo, creano un danno volontario a tutta la comunità».

Quanto successo in consiglio è stato anche sorprendente sotto un altro punto di vista, ha aggiunto Degasperi: la presidente uscente infatti ha ricevuto il pieno sostegno da Luigi Mosna di Fratelli d'Italia, il quale ha sottolineato come a parte Tarter il resto delle persone abbia "fatto zero" e di come il consiglio sia "morto".

«Una seduta avvilente, una vergogna davvero quanto successo - ha concluso Degasperi - Si è dissolto il significato di ciò che dovrebbe essere una circoscrizione. E vedremo se ora i successori saranno in grado di fare ciò che Tarter, fino ad ora, ha fatto da sola».

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