Mercatini di Trento in flessione, ombre su piazza Mostra. Gli organizzatori: “È stato comunque un successo”
Oltre 700mila le presenze. L’occupazione media negli alberghi è stata del 79% (più quattro per cento rispetto a un anno fa). L’assessora Bozzarelli: “Credo che potremmo ragionare su una valorizzazione maggiore del parco delle Albere. Allora dico: perché non pensare ad un bosco come fossimo in Lapponia, con cervi e cerbiatti, alberi natalizi, qualche casetta e un'atmosfera magica?”
TRENTO. Oltre 700 mila presenze. Il mercatino di Natale di Trento si conferma come appuntamento centrale nel calendario degli eventi del capoluogo, con numeri ancora una volta molto positivi anche se, bisogna sottolinearlo, leggermente inferiori rispetto allo scorso anno. Per quanto infatti il tempo atmosferico abbia giocato a favore delle casette - che, lo ricordiamo, chiuderanno definitivamente nella serata dell'Epifania - ci sono comunque alcuni elementi che hanno "guastato" la perfetta riuscita dell'appuntamento natalizio più atteso. L’occupazione media negli alberghi è stata del 79% (+4% rispetto a un anno fa)
«Purtroppo il ponte dell'Immacolata quest'anno è saltato e questo ha inciso parecchio, considerato che nelle scorse edizioni i turisti si fermavano per più giorni in città sfruttando quel periodo - ha spiegato Franco Bertagnolli, presidente dell'Apt di Trento e Monte Bondone. - Siamo comunque molto soddisfatti. I numeri ci dicono che ancora una volta i mercatini sono stati un successo e riscontri positivi sono arrivati dai commercianti delle casette e dagli esercenti del centro, così come dagli albergatori che, in queste settimane e soprattutto nei week end, hanno sfiorato il "tutto esaurito" (diverse volte le percentuali di occupazione hanno superato il 90%, ndr). E un altro elemento interessante riguarda la provenienza dei turisti: prima di Natale abbiamo registrato una quantità notevole di stranieri, più alta rispetto alle scorse annate, mentre verso la fine del mese sono arrivati parecchi italiani, come di consueto».
Come spesso accade negli eventi ampi e diffusi, tuttavia, qualche voce discordante si fa ugualmente sentire. Ed anche il nostro giornale, durante le prime settimane dei mercatini, ha raccontato di un certo malcontento dagli espositori di piazza Mostra, per via di un giro d'affari non troppo incoraggiante. Sul tema era intervenuto anche il direttore di Apt, Matteo Agnolin, che lo scorso 5 dicembre si era detto convinto: la piazza funziona ma, come in tutte le cose, ci vuole tempo.
«Penso che il mercatino debba essere giudicato nel suo complesso e da questo punti di vista il bilancio è assolutamente positivo, poi è ovvio che c'è chi lavora meglio e chi invece vorrebbe fare di più - ha aggiunto Bertagnolli. - Credo che piazza Mostra raggiungerà il suo apice tra qualche anno. Siamo convinti della location e abbiamo ricevuto feedback incoraggianti».
Ma c'è di più. Se "Trento città del Natale" ha colto ancora una volta nel segno, per la vicesindaca e assessora alla cultura del Comune di Trento, Elisabetta Bozzarelli, ci sono ancora margini di crescita, pur con la consapevolezza di un ingranaggio che ormai funziona alla grande.
«Il Natale è diventato un prodotto turistico per la città e muove parecchie cose attorno a sé. Ma quello di quest'anno è stato davvero il Natale di tutti e ce lo hanno confermato in tanti. È entrato nelle case di riposo, nel carcere, nell'ospedale, nei locali sfitti del centro. E tutto questo ha contribuito a rendere Trento non più solo una città "mordi e fuggi" con il mercatino, ma una vera e propria esperienza per tutti i visitatori. Non dimentichiamo inoltre il grande successo della pista di pattinaggio in piazza Battisti. Siamo riusciti completare l'offerta».
Tuttavia, Bozzarelli si è poi soffermata su altri spazi e nuove idee: «Credo che potremmo ragionare su una valorizzazione maggiore del parco delle Albere, dove quest'anno si è tenuto il "Natale della scienza" insieme al Muse, con un grande successo - ha spiegato. - Allora dico: perché non pensare ad un bosco come fossimo in Lapponia, con cervi e cerbiatti, alberi natalizi, qualche casetta e un'atmosfera magica? Sarebbe impegnativo dal punto di vista economico, ma unendo le forze abbiamo visto che possiamo fare tutto».
E l'Apt sembra voler cogliere la palla al balzo: «Trovare vocazioni specifiche nelle diverse zone è un nostro obiettivo e potrà essere un fattore per ulteriori successi - ha concluso il presidente Bertagnolli. - Lo abbiamo visto con piazza Dante: dove ci sono iniziative di questo tipo, funzionano e sanno coinvolgere. Quindi, da parte nostra, c'è la voglia di capire come migliorare ancora».