Sono salvi, per ora, i cedri del liceo Prati. Gerosa: “Ma la scuola dovrà fare un continuo monitoraggio”
La vicenda inizia nell’autunno del 2023 con l’intento dell’Apop di tagliarli per motivi di sicurezza. I docenti della scuola hanno promosso una petizione
LA STORIA La contestata decisione di abbattere i cedri al liceo
TRENTO. Lieto fine per i due cedri del liceo Prati ma con la promessa di un costante monitoraggio. La storia, a dir poco complessa, inizia con l'intento di abbattimento predisposto nell'autunno del 2023 per motivi di sicurezza dall'Agenzia Provinciale per le Opere Pubbliche (Apop), infine bloccato nel febbraio dello scorso anno grazie alla mobilitazione di un gruppo di insegnanti i quali, accollandosi privatamente le spese, avevano fatto compiere una perizia fitosanitaria e fitostatica ad un esperto, il dottor Valentin Lobis, che, con prove di trazione controllata a seguito, aveva certificato la salute e la stabilità delle due piante.
A giugno inaspettatamente ecco però la "nuova carica" dell'Agenzia che con una nota trasmessa alla dirigente giustificava l'abbattimento a seguito del pericolo rappresentato dalle piante nel caso «di eventi atmosferici eccezionali, purtroppo ormai non infrequenti».
Da qui l'inizio di un'estate "infuocata" con un vero e proprio "pugno di ferro" sulla questione tra l'Agenzia Provinciale e una rappresentanza della scuola, sulla quale era intervenuta anche la vicepresidente e assessora provinciale all'istruzione Francesca Gerosa che, dopo aver dato in un primo momento manforte all'Agenzia («Polemiche immotivate, la priorità è la sicurezza delle persone») aveva aperto in seguito a nuovi scenari («se la scuola, nella sua autonomia, è sicura che non ci sono rischi, mi mandi una nota di assunzione di ogni responsabilità nel caso dovesse accadere qualcosa e io mi farò carico di interloquire con Apop perché non si taglino i cedri»).
Nel frattempo, il fronte anti-abbattimento cresceva di giorno in giorno con una petizione da più di 800 adesioni e il sostegno di diverse associazioni, tra le quali Wwf Trentino, Garden Club Trento e Italia Nostra. A coronare il tutto a metà luglio il presidio simbolico nel cortile della scuola dove alcuni docenti di loro iniziativa, per prevenire qualsiasi intervento, avevano avanzato una diffida ad Apop a procedere, in mancanza della quale si sarebbero prese le vie legali.
A settembre con l'imminente prima campanella e l'assenza di riscontri da parte dell'Agenzia provinciale, la dirigente della scuola aveva infine incaricato l'arboricoltore Ottone Taddei di eseguire la potatura secondo le indicazioni della perizia Lobis (che inseriva infatti tra gli "advices" una potatura parziale dei rami), così da poter riprendere le attività in piena sicurezza. Lì con l'inizio della scuola però anche la presa di posizione di Gerosa che prometteva nuovi rilievi per «non lasciare nulla di intentato».
Ora a quattro mesi dalle ultime notizie le parole della vicepresidente e assessora: «Da lato nostro ho chiesto di andare avanti con continui approfondimenti e nuove verifiche, anche attraverso uffici diversi da Apop - conferma Gerosa -. Il mio obiettivo non è quello di abbattere le piante se non necessario ed è proprio per questo che avevo chiesto un supplemento di verifiche, a cui si sono aggiunti, tra agosto e settembre ad opera della scuola, gli interventi sui rami. È vero che Apop inizialmente aveva stabilito l'abbattimento ma sono intervenuta a più riprese perché questo si evitasse, pur sempre nel rispetto della sicurezza degli insegnanti, degli alunni e delle cose. Se non si devono abbattere non si abbattono ma con la promessa di una costante manutenzione che ricordo è compito della scuola e di conseguenza una responsabilità della dirigente, nel caso accada qualcosa. Se non sono state abbattute non è per la petizione che è stata fatta ma per gli approfondimenti ulteriori che ho richiesto alle strutture. Verranno costantemente fatti approfondimenti e monitoraggi che in primis, ripeto, deve fare la scuola che ha la responsabilità di garantire la sicurezza delle persone».