Salute / Novità

La sanità privata a gonfie vele: Villa Bianca di Trento si espande, da 61 a 90 posti letto

La clinica di via Piave autorizzata a ristrutturare ed unire un edificio contiguo, che è stato acquistato per collegarlo alla struttura attuale

CONSULTA La sanità trentina continua ad andare verso il privato

di Patrizia Todesco

TRENTO. Primo passo ufficiale verso l'ampliamento della clinica Villa Bianca che punta, dopo l'acquisto della palazzina attigua, ad ampliare sensibilmente gli spazi a disposizione. L'altra sera, infatti, in commissione consiliare per l'urbanistica del Comune di Trento si è discusso della deroga per i lavori di ampliamento dell'edificio.

L'arrivo di nuove tecnologie e una maggiore sensibilità per il benessere dei pazienti e dei loro familiari ha fatto aumentare negli anni i bisogni di spazi della clinica di via Piave. La struttura ha il vantaggio di essere posizionata in una zona strategica, vicino al centro, ma i cinque piani (piano rialzato più quattro) e i due sotto il livello della strada non sono più sufficienti a rispondere agli attuali bisogni. Per questo, quando lo scorso anno è arrivata la possibilità, per la società che gestisce la clinica, di acquistare l'attigua palazzina a tre piani fino ad ora utilizzata per abitazioni private, la palla è stata colta al balzo.

Il progetto presentato in Comune prevede la ristrutturazione totale della palazzina con la possibilità di collegare le due strutture che sono distanti l'una dall'altra pochi metri, divise solo da una stradina privata che prima consentiva l'accesso alla casa privata. L'obiettivo, ora, è poi quello di crea un'unica struttura con due entrate, una per i pazienti che devono essere ricoverati e una per quelli che accedono al Villa Bianca per esami o visite specialistiche

«L'arrivo del nuovo robot per gli interveniti ortopedici e la seconda risonanza magnetica 1,5 tesla total body e entrata in funzione a settembre dello scorso anno e che si è aggiunta a quella che già avevamo, hanno fatto crescere il bisogno di spazi - spiega Chiara Toller, responsabile qualità e accreditamento della Clinica - Da tempo sentiamo la necessità di allargarci, anche per garantire maggior comfort ai pazienti. Ora l'annessione della nuova palazzina ci consentirà di farlo. Su quello che sarà realizzato all'interno della nuova struttura è però prematuro parlarne in quanto sono in corso una serie di incontri con l'Azienda sanitaria e la Provincia e noi ci muoveremo in base ai bisogni che ci verranno rappresentati». Da parte della direzione della clinica c'è la massima disponibilità a venire incontro ai bisogno della sanità pubblica.

Attualmente il Villa Bianca può contare su 61 posti letto e l'obiettivo è quello di aumentarli portandoli a una novantina. Non c'è però al momento un progetto esecutivo perché molto dipenderà dalle possibile richieste che arriveranno dalla Provincia e da Apss. Che l'ospedale S. Chiara stia scoppiando non è una novità e che con i nuovi lavori in programma ci sarà bisogno di spazi altrove è noto. Al momento i primi trasferimenti sono verso l'ospedale S. Camillo che ospiterà i day hospital. É noto poi che sulla città c'è un forte bisogno di posti per degenza e lungodegenza per anziani, ma anche di letto di cure intermedie, ossia quelli per pazienti in dimissione da reparti per acuti degli ospedali per i quali è necessario consolidare le condizioni fisiche, continuare il processo di recupero funzionale. 

Foto: Facebook / ditta Grisenti

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