Isera, i ladri di notte in canonica
Sembra non fermarsi l'ondata di furti e tentati furti che sta attraversando un po' tutta la provincia, in particolar modo la Valle dell'Adige e la Vallagarina. In ordine di tempo l'ultimo «colpo», fortunatamente non riuscito ma comunque spiacevole e odioso, i ladri lo hanno messo a segno nella nottata tra domenica e lunedì, cercando di entrare all'interno della Canonica di Isera. Tanti danni ma bottino pari a zero. E il tutto è avvenuto mentre al piano superiore il parroco don Diego Mengarda dormiva beatamente e, fortunatamente per lui,non si è accorto di nulla.
In pratica i malviventi hanno prima forzato il cancelletto di ferro che introduce alla canonica e poi la serratura di accesso alla struttura. Una volta dentro hanno cercato di aprire anche la porta della sagrestia ma dopo aver rovistato
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dappertutto e messo a soqquadro ogni cosa, se ne sono dovuti andare a mani vuote. Il tutto mentre il parroco don Diego Mengarda dormiva al piano superiore e non si è accorto di nulla. Ieri mattina di buon'ora però è stato lo stesso parroco a scoprire la sgradita visita dei ladri e constatare i notevoli danni arrecati dall'irruzione. Dalle prime verifiche comunque, effettuate dallo stesso prelato assieme ai carabinieri giunti sul posto dopo l'allarme e al vicesindaco Franco Nicolodi, pare che all'appello non manchi nulla, nemmeno le poche monete delle offerte dei fedeli conservate nelle apposite cassette.
Il tentato furto della notte scorsa ad Isera segue in ordine di tempo il «raid» compiuto all'inizio della settimana scorsa allorquanto i malviventi colpirono in rapida successione (sempre all'imbrunire) ad Ala, Avio, S. Ilario e in tre appartamenti a Volano. In alcuni casi dovendosene andare prima del tempo e quindi a vuote, in altri riuscendo ad entrare all'interno di alcune abitazioni dalle quali sono spariti denaro contante e gioielli per alcune migliaia di euro. Venerdì scorso poi tre giovani albanesi sono stati notati da un passante mentre armeggiavano alla porta finestra di un appartamento a Villa Lagarina. La loro fuga in quel caso è durata solo poche centinaia di metri perché l'allarme tempestivo dell'uomo e il pronto intervento della pattuglia dei Carabinieri della stazione di Villa ha fatto sì che due di loro finissero in manette (il terzo è un minorenne). P.L.