A Casatta un solo bimbo per la prima

L'anno scolastico è iniziato anche nella più piccola scuola del Trentino: conta 8 alunni

di Luisa Pizzini

Anche nella più piccola scuola del Trentino, ieri, sono ricominciate le lezioni: a Casatta, minuscola frazione del comune di Valfloriana, bastano otto banchi per far sedere gli alunni dalla prima alla quarta classe elementare. La quinta quest'anno non c'è, mentre la prima è rappresentata da un unico bambino. Due sono gli extracomunitari. Un po' più numerosa - ma neanche troppo - la scuola elementare di Capriana, che fa capo allo stesso istituto comprensivo, quello di Cavalese. Qui sono 28 i bambini che ieri hanno ricominciato l'anno scolastico. E, stando ai numeri dell'ufficio anagrafe del comune, nei prossimi anni sono destinati a diminuire ancora. Quest'anno sono quattro quelli che frequentano le aule per la prima volta, gli altri vanno fino alla quarta elementare. La quinta, anche qui, stavolta non c'è.

«Basterebbe un ponte per ridare vita a queste due comunità, un collegamento tra le due sponde dell'Avisio che separano i due paesi a un chilometro e mezzo circa in linea d'aria» commenta Marco Felicetti , da cinque anni dirigente dell'istituto comprensivo di Cavalese. «Ma queste sono scelte che deve fare la politica, scelte logistiche che al momento rendono davvero improbabile una fusione tra le due scuole». Entrambe le strutture, infatti, non hanno i requisiti per poter essere accorpate ad un altro istituto. Il più vicino, in entrambi i casi, è quello di Molina. Ma raggiungerlo, sia da Casatta che da Capriana significherebbe costringere questi bambini a percorrere ogni giorno sia all'andata che al ritorno nove chilometri di strada. E considerando il fatto che molti di loro non vivono in paese ma nei masi collocati più in alto rispetto ai centri abitati, il tempo di percorrenza aumenterebbe notevolmente.

Ecco perché non si è pensato ad una riorganizzazione delle scuole qui, nonostante la Provincia abbia stabilito che sotto i quaranta alunni una struttura debba essere accorpata ad un'altra. A meno che quest'ultima non disti più di cinque chilometri. «Indubbiamente la scuola elementare di Casatta, assieme a quella del Tonale, è la più disagiata del Trentino» afferma Marco Felicetti, che ogni mese puntualmente fa il giro delle strutture per parlare con i suoi piccoli alunni e cercare di capirne le esigenze, di ascoltarne le storie. «Abbiamo personale di ruolo ed un buon rapporto con le rispettive amministrazioni comunali che garantiscono la qualità della scuola, anche se naturalmente la situazione è diversa dalle altre realtà». Del resto i numeri sono ridotti, ma la passione di insegnanti e dirigenti è la stessa. E come ha affermato Marco Felicetti ieri durante i discorsi del primo giorno: «La scuola, bambini, è un atto d'amore nei vostri confronti».

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