L'albero della vita ad Ala «Idea intrigante»
L’Albero della Vita ad Ala? Il sindaco Claudio Soini la definisce un’idea «intrigante». Poi, chiaramente, modera i toni e vira sulla prudenza: «Certo sì, sarebbe bello, sarebbe una grande notizia ma bisogna vedere se è possibile, bisogna vedere i costi». E i costi, senz’altro sono stratosferici: il Corriere l’altro giorno parlava di 500 mila euro sull’unghia solo per le operazioni di smontaggio. Insomma una mezza impresa.
L’idea di portare l’Albero della Vita, simbolo di Padiglione Italia all’Expo, è stata di un giovane alense, Alessio Piconi. Che, fra l’altro, è anche responsabile dell’area giovanile del carroccio cittadino. Ma quest’idea è sua «non del partito, in Lega per ora ne abbiamo solo parlato». L’ha lanciata nei giorni scorsi sul suo profilo Facebook e subito ha raccolto parecchi consensi. Qualcuno ha già parlato di «cordata» per mettere insieme le forze (e i soldi) per accaparrarsi la grande installazione milanese. E che di grande installazione si tratti, a metà fra un monumento e un edificio - 37 metri di altezza, sorretta da un complesso ed elegante intreccio di legno e acciaio -, non c’è alcun dubbio. Ispirato ad un disegno michelangiolesco e realizzato dal consorzio Orgoglio Brescia, in pochi mesi l’Albero della Vita è diventata una delle attrazioni più visitate dell’esposizione milanese. Ora in vista della chiusura di Expo, il prossimo 31 ottobre, gli organizzatori si chiedono che fine farà, ma soprattutto stanno cercando qualcuno che se lo porti a casa, accollandosi le ingenti spese. Per il momento ci sarebbe una sola richiesta ufficiale: quella di Desenzano sul Garda, la nota località turistica in provincia di Brescia.
Ma siccome di turismo, e da tanti anni, si parla anche ad Ala, e soprattutto di turismo culturale, ecco che l’idea di affidarsi alla potenza d’immagine, di notorietà e di suggestione dell’Albero più famoso d’Italia, ha cominciato ad accarezzare la fantasia anche degli alensi. Per la verità, è lo stesso Piconi, che parla di «proposta provocatoria, perché mi rendo conto dei costi e anche della responsabilità di una cosa come questa; ma almeno pensiamoci, proviamoci se davvero abbiamo voglia di far rinascere Ala e di collocarla dentro il mercato del turismo culturale». Nei prossimi giorni, il giovane leghista ne parlerà con il sindaco Soini, con cui ha già preso appuntamento. Sindaco che appresa della proposta del giovane alense e del suo successo facebookiano la ha subito definita «idea intrigante».