Ladri con la mola a disco Cassaforte ko, ori spariti
I malviventi hanno agito a Santo Stefano a Mori
I ladri che, nel giorno di S. Stefano, hanno svaligiato la casa di Paola Marangoni in via Galilei a Mori, hanno agito in modo sfacciato: si sono intrufolati nell'appartamento alle 19, quando in paese c'era ancora un bel po' di movimento e, con una mola a disco, hanno sfasciato la cassaforte, fuggendo con un ingente bottino di gioielli. La famiglia Marangoni, approfittando del giorno festivo, sabato scorso non era in casa: moglie e marito erano partiti per un week-end fuori porta. Il civico 7, in una zona centrale di Mori, a pochi passi dalla Ss240, però non era disabitato. I ladri - sicuramente più di due - sono saliti al primo piano senza troppe difficoltà, sfruttando il balcone dell'appartamento sottostante, e si sono ritrovati davanti alla porta finestra. Con un arnese in metallo hanno provato a scassinarla, ma invano; senza pensare troppo al rumore, hanno deciso di sfondare il triplo vetro.
«I vicini del secondo piano hanno sentito il botto - racconta Paola Marangoni, che ha trascorso gli ultimi giorni a sistemare i danni dei malviventi -, ma non ci hanno prestato troppa attenzione, perché mio marito è artigiano e spesso fa bricolage nel week-end. Poi in questi giorni i ragazzini del paese fanno scoppiare molti petardi». Il modus operandi dei ladri era facilmente comprensibile solo guardando i segni che hanno lasciato dietro al loro passaggio. Una volta entrati nell'appartamento, i malviventi hanno puntato dritti alla cassaforte. Per trovarla hanno gettato a terra tutti i quadri, finché non hanno trovato il nascondiglio. A quel punto hanno impugnato la mola a disco e hanno cominciato a segare la protezione in metallo. «Il rumore dell'apparecchio era molto forte - spiega ancora la proprietaria derubata -. I vicini, che non sapevano della nostra assenza, si sono fatti coraggio e sono scesi al nostro piano per suonare il campanello. Sentitisi scoperti i ladri hanno smesso di lavorare alla cassaforte, hanno arraffato quello che potevano e se la sono data a gambe levate».
Ormai sicuri che ci fosse qualcosa di strano, i residenti del condominio a quel punto hanno avvertito i carabinieri. La fretta, però, non ha impedito agli scassinatori di mettere le mani su tutti i gioielli di famiglia, per diverse migliaia di euro: collane, bracciali, orecchini che erano appartenuti alla madre di Paola Marangoni e che quindi avevano anche un grande valore affettivo, oltre che economico. I malviventi sono stati costretti a una fuga frettolosa: uno di loro deve essersi anche ferito, lasciando tracce di sangue in tutta la stanza. «Ho trovato macchie ovunque: sulle tende, sul materasso, sulla cassaforte. Uno spettacolo davvero orribile. Magari si riuscisse a risalire ai colpevoli tramite il Dna, ma non ho molte speranze», ammette Paola Marangoni.
All'arrivo delle forze dell'ordine, i ladri non c'erano già più. Nonostante fossero le 19 e in paese, dove si festeggiava la festa del patrono, ci fosse ancora molta gente, gli uomini sono riusciti, probabilmente con l'aiuto di un «palo» che li attendeva parcheggiato nelle vicinanze, a far perdere le loro tracce.