Api ospitate nei territori abbandonati
È universalmente nota l’importanza della presenza delle api nel ciclo della natura. Salvarle significa salvare l’ambiente e l’agricoltura. E non è facile, molti sono i nemici di questi insetti: il più temibile sono i pesticidi, ma anche i parassiti importati da altri Paesi sono un serio pericolo. Nasce dal desiderio di sostenere l’ambiente il progetto «Napi», sigla che unisce Natura e Api. Ne fanno parte: la Comunità della Vallagarina, i Comuni di Rovereto, Vallarsa, Volano, gli apicoltori di zona, il museo civico.
«Napi», un progetto misto tra pubblico e privati, si prefigge l’uso di terreni pubblici per l’installazione di arnie. E nasce con più scopi: il mantenimento di aree aperte nel bosco che altrimenti, a seguito dell’abbandono della pastorizia, si chiuderebbero portando a una perdita di biodiversità; la valorizzazione del territorio lagarino con la produzione di un miele di eccellenza; la promozione del lavoro degli apicoltori locali; la sensibilizzazione della popolazione riguardo ai temi della protezione della natura e della sostenibilità ambientale attraverso il racconto della produzione del miele e di come l’uso di inquinanti e pesticidi può mettere a rischio la salute non solo degli ecosistemi ma anche della collettività dal momento che le molecole dannose vengono riportate dagli insetti anche nei prodotti dell’apiario (miele, polline e pappa reale) e quindi entrano nel ciclo alimentare umano.
Negli ultimi 30 anni la superficie di boschi nella Vallagarina è aumentata del 7% ed è in continua espansione, tant’è che nell’ultimo decennio la valle ha perso 1.476 ettari di terreni agricoli. È da questi dati che si deve partire per puntare al recupero delle aree dismesse e dei terreni marginali, per potenziare la presenza di questi insetti con il conseguente incremento di miele, frutta e ortaggi.
Gli studiosi hanno individuato in Vallagarina 20 luoghi idonei a installare gli alveari; per il Comune di Rovereto: i Lavini, la Cava di Pietra, Castel Pagane e Sant’Anna a Lizzana, Malga Tof, il Moietto: per il Comune di Volano: Colonia Goretti, Pelosole, località Fontane, Sgar Veci, Zaffoni, Beccachè: per il Comune di Vallarsa: Dos Pelo, Malga Pra di Mezzo, Malga Boffettal, Malga Storta, Malga Siebe, Malga Campogrosso. E per ogni area si è ipotizzata la collocazione di una media di 30/40 arnie. Su un totale di quattro ettari circa. E se si pensa che una arnia può ospitare circa 50/60 mila api parliamo di un vero incremento nella popolazione.