Soccorso a Folgaria, ritorna per ringraziare
Saluto commosso a Folgaria
Il 4 febbraio scorso Luigi Fiorenzato fu salvato da un infarto - che lo colse sulle piste - dai carabinieri che sono quotidianamente in servizio sulla Skiarea Folgaria. Ieri mattina è tornato a Fondo Grande per un saluto e per ringraziare, ancora una volta, chi intervenne in suo aiuto. In quell’occasione il salvataggio fu supportato dai volontari Fissa Verona che, con 26 persone, garantiscono la presenza costante, in particolare nei weekend. L’insieme dei soccorritori intervenuti praticò prima un massaggio cardiaco, per poi utilizzare il defibrillatore (a suo tempo donato dalla ditta Marangoni). L’uomo, un turista di 50 anni, stava scendendo ad Ortesino; erano circa le 10.30 del mattino quando si accasciò. Mentre gli altri sciatori si fermavano per vedere cosa stesse succedendo, rapidamente sul posto si portarono forze dell’ordine e volontari soccorritori. Nel frattempo un elicottero decollato da Trento si diresse verso gli Altipiani e una maestra di sci del Tezenis ski team (infermiera di professione) eseguì le manovre per intubare l’uomo. Rianimato e stabilizzato, l’infortunato volò fino all’ospedale Santa Chiara e ricoverato nel reparto rianimazione. Ora che quella vicenda è solo un brutto ricordo, rimane la gratitudine e rimane, soprattutto, il grande abbraccio che mercoledì mattina ha riunito soccorritori, carabinieri e i referenti della Folgaria ski, con l’ad Ivan Pergher e il presidente Denis Rech, che commentano: «Tutti i soccorritori intervenuti mostrarono una grandissima capacità professionale e oggi possiamo sorridere di quanto successo. Sapere di poter contare su gente così preparata ci dà grandi certezze nella gestione dell’attività».