Capriolo si trascina suol ghiaccio Trovato morto sul lago
Un capriolo ridotto in brandelli è stato trovato sul viale principale del lago di Lavarone, viale Gradiva, intitolato così in onore di Sigmund Freud che era solito passeggiare lungo le sponde del bacino lacustre.
Alcuni mesi fa non molto distante da questo luogo è stata vista una colonia di lupi, che proprio di fronte all’hotel Monte Rust il mattino presto s’apprestava a raggiungere il sentiero «Il respiro degli alberi».
La morte del capriolo rinvenuto sul viale Gradiva, però, non è matematicamente attribuibile all’azione di un branco di lupi. Secondo il forestale Mariano Bertoldi, il capriolo in netta precarietà fisica (un maschietto di un anno molto magro ed esile nella struttura) potrebbe essere morto prima e trascinato lungo un pendio di circa 40 metri fino al lago dalle volpi.
Sempre secondo Bertoldi, altra e peraltro possibile ipotesi è quella che il capriolo sia stato investito da un’automobile (a poca distanza dal ritrovamento passa la strada provinciale) e sia morto per il colpo subito e poi sia stato trascinato verso il lago. «Non tutto è attribuibile ai lupi, ora si crea una psicosi dannosa. Sul luogo del ritrovamento ho visto dei cani che circolavano, poi molti curiosi, ho controllato palmo a palmo l’area sovrastante il lago ma non ho rinvenuto tracce di lupi», racconta il forestale Bertoldi.
Una cosa sembra essere certa: alcuni ungulati, e tra questi i caprioli, sono diminuiti sensibilmente. «È evidente che la presenza di nuovi predatori (ed il lupo in queste zone lo è) possa aver contribuito ad una selezione avanzata dei caprioli, ma è anche possibile che dopo un periodo in cui le specie si affrontano e si conoscono e convivono sullo stesso territorio ci possa essere una ripresa della fauna, che attua delle strategie di salvaguardia nei confronti dei predatori», sottolinea Bertoldi.
I branchi di lupi accertati sono quelli Asiago che occupano anche l’altopiano di Vezzena, quelli del Pasubio che hanno come zona di caccia la Vallarsa, la Valle di Terragnolo e l’altopiano di Folgaria. Le fototrappole hanno immortalato alcuni esemplari di lupi sul monte Cornetto e lungo la dorsale del Monte Durer e la valle Tre Sassi. Il lupo è un predatore speciale, protetto, mangia solo carne, possibilmente fresca, e spesso va in frenesia alimentare.