Trova del topicida nel giardino «Adesso vivo con il terrore»
L’occhio attento di Michela Morandini fortunatamente ha notato subito quei due scacchetti scuri sul prato del suo giardino nella zona della stazione dei treni a Calliano. E se non fosse stato per quello scatto con il quale è riuscita a toglierli immediatamente da lì, il suo cane che in quel momento stava rincasando con lei avrebbe potuto morire. Non gli avrebbero lasciato scampo se li avesse messi in bocca, perché quelle tavolette contenevano veleno per topi.
«È successo domenica scorsa», racconta la donna ancora scossa per l’accaduto e soprattutto per quel che sarebbe potuto succedere. «Stavo rientrando da un pranzo fuori casa e, come sempre quando posso, mi ero portata anche il mio cane, un meticcio femmina. Entrando in giardino ho notato i due scacchetti e li ho tolti».
A farle capire il pericolo che ha corso, è stato il veterinario di fiducia: le ha spiegato che si trattava di veleno per topi, letale, e l’ha invitata a sporgere subito denuncia alla stazione dei carabinieri di Calliano, dove la donna si è puntualmente recata. La denuncia è contro ignoti, non avendo indizi precisi su chi potrebbe aver gettato il topicida in quel giardino.
«Ho chiesto ai vicini se fosse successo anche a loro, perché sono persone che hanno dei cani come noi» spiega ancora Michela Morandini. «Tutti i cani abbaiano quando vedono qualcuno perchè fanno la guardia. Anche il nostro, ma la notte resta dentro casa, dove passa anche gran parte del tempo quando ci siamo perché adora stare in compagnia». Ora però la femmina di meticcio è costretta a stare in casa quando i suoi padrono non ci sono: «Vivo nel terrore ora - continua la sua padrona -. Setaccio il giardino ogni volta che la faccio uscire, quando non ci sono tengo in casa anche se potrebbe rimanere all’aria aperta. È successo una volta e ho paura che succeda di nuovo. Ho anche una figlia adolescente e penso allo spavento che si sarebbe presa se il cane avesse mangiato quel veleno mentre era in casa con lei. Non avrebbe saputo cosa fare».
Ci sono pochi dubbi sul fatto che quelle due tavolette di veleno non siano finite nel giardino di Michela Morandini per caso, che qualcuno le abbia lanciate intenzionalmente, distanziate tra di loro, allo scopo di far del male al suo cane. Alle forze dell’ordine spetta il compito di indagare al riguardo, mentre chi ama gli animali e conosce le terribili conseguenze di un gesto del genere cerca di avvisare gli altri.