Impianti e cucina nuova: al via il restyling del "Lancia"
Sono iniziati in questi giorni i lavori di ristrutturazione al rifugio Lancia, il rifugio «di casa» dei roveretani. Un impegno importante - qualche centinaia di migliaia di euro - per rendere l’edificio, di proprietà della Sat di Rovereto, moderno ed efficiente dal punto di vista dell’impiantistica, ma anche più funzionale al servizio di ristorazione che garantisce. Alla fine dei lavori il Lancia avrà una cucina rinnovata - e decisamente ampliata - un nuovo impianto di riscaldamento nelle stanze e sarà in regola con le norme anti incendio.
È tutto partito da qui, per la verità: l’anti incendio. Dopo anni d deroghe, è arrivato il momento di mettere le cose a posto. Solo che per farlo si rischiava di trasformare il Lancia in un rifugio poco funzionale: «Il problema riguardava soprattutto la cucina - spiega il presidente della Sat di Rovereto Bruno Spagnolli - in cucina avremmo dovuto mettere quattro porte tagliafuoco. Si sarebbero persi spazi davvero troppo importanti. Quindi si è pensato di fare in un modo diverso». Il risultato è un miglioramento del servizio. È stata realizzata una pedana, sul retro del rifugio, dove sarà realizzato un ampliamento della cucina, in un’area ora esterna. Lì saranno messi i fuochi. Questa nuova stanza sarà collegata con il rifugio - e quindi con l’attuale cucina - da un’unica porta tagliafuoco. «Così si ingrandirà la cucina e allo stesso tempo si garantirà il rispetto della normativa» spiega Spagnolli.
Sarà inoltre necessario mettere mano all’impianto di riscaldamento al piano superiore. La stufa ad olle che attualmente riscalda le stanze è bella, fa tanto rifugio di montagna. Ma dal punto di vista della normativa anti incendio, non è il massimo. Per questo si passerà ad una meno romantica caldaia, che sarà allestita all’esterno. Infine, sarà migliorato anche l’impianto elettrico del rifugio.
L’intervento è più oneroso di quanto non si immagini: serviranno svariate centinaia di migliaia di euro - e parecchi mesi di lavoro - per concludere, ma in questo periodo il rifugio rimarrà aperto: il servizio non ne dovrebbe risentire. L’obiettivo è quello di concludere la ristrutturazione entro l’estate prossima: «Si lavorerà tutto il tempo che sarà permesso dal meteo - conclude Spagnolli - speriamo di finire per l’anno prossimo, per l’anniversario». Nel 2020 cadranno gli 80 anni di gestione Sat, si sta pensando a come celebrarli. Nel frattempo, nel 2019 saranno gli 80 anni di costruzione del rifugio ceduto, un anno più tardi, dall’allora comitato promotore presieduto da Amedeo Costa, alla Sat.