Panchine rosse lungo le ciclabili per aiutare le donne
Sistemate in vari punti dellla Vallagarina
Impossibile non scorgerle mentre pedali lungo la ciclabile. Impossibile non sentirsi interrogati da quel simbolo che testimonia la pervasività della violenza maschile contro le donne. Da qualche giorno dieci panchine sono state installate lungo le principali piste ciclabili del Trentino. Anche in Vallagarina: sono a Borgo Sacco, Avio e Loppio. Sono utili per la sosta, ma vogliono anche lanciare un messaggio. Sono rosse, come tutti i simboli contro la violenza sulle donne.
«Le installazioni - spiega l'assessore alla salute, politiche sociali e disabilità, Stefania Segnana - sono un segnale importante dell'impegno che il Trentino dedica al contrasto e alla prevenzione della violenza verso le donne. L'adesione al progetto nazionale "Panchina rossa" è una delle azioni concrete che abbiamo adottato per sensibilizzare i cittadini trentini, per sollecitarli a sentirsi parte attiva nel contrasto ad ogni forma di violenza contro le donne. Grazie alla collaborazione del Consiglio delle Autonomie locali altre panchine potranno essere posizionate dai Comuni nei parchi e nei centri trentini».
Il progetto nazionale "Panchina Rossa" è promosso dal movimento dagli Stati generali delle donne. L'iniziativa, nata nel 2014 dall'artista Karim Cherif in collaborazione con l'associazione Acmos e il Comune di Torino, punta a coinvolgere gli enti per installare sul proprio territorio o nella propria sede una panchina rossa, quale simbolo nazionale ed internazionale per sensibilizzare sul fenomeno della violenza maschile contro le donne. La Provincia autonoma di Trento ha aderito all'iniziativa, coinvolgendo come parte attiva i Comuni e il Consiglio delle autonomie locali.
«La panchina rossa - conclude l'assessore Stefania Segnana - è un simbolo per sensibilizzare tutta la popolazione, ma anche per informare in modo mirato le donne. Abbiamo infatti affisso una targhetta con un messaggio utile rivolto alle potenziali vittime: "Se lui è violento, non sei sola. Chiama il 122, numero unico di emergenza o il 1522, numero antiviolenza e stalking"».