Scarica venti sacchi di immondizie all'ex Cemea, ma viene identificata grazie al codice
La donna si è liberata dei rifiuti a Calliano, lungo la statale, ma ha usato i sacchi azzurri degli imballaggi, che hanno il «tag» personale: multata dalla Polizia Locale
CALLIANO. Una ventina di sacchi azzurri gettati a pochi metri dalla statale a Calliano dietro ad alcuni cespugli. Se l'intento era quello di liberarsene così, nascondendoli alla vista di chi transita sulla trafficatissima Statale 12 dell’Abetone e del Brennero, diciamo che è stata sbagliata innanzitutto la stagione: i pochi arbusti ancora senza foglie alcune settimane fa non riuscivano certo ad occultare quella montagna di rifiuti abbandonati.
Il nucleo ambientale della polizia locale di Rovereto e delle valli del Leno ha scoperto la discarica abusiva all'ex Cemea che si trovava nel territorio comunale di Calliano, al confine con quello di Besenello, proprio di fronte alla zona artigianale che si trova a nord dei due centri abitati lagarini.
Gli agenti hanno documentato la presenza dei numerosi sacchi azzurri pieni di rifiuti indifferenziati e si sono messi alla ricerca del responsabile di questa violazione. Non è stato nemmeno troppo difficile, perché chi sceglie questa strada per gettare ciò di cui non ha più bisogno non va troppo per il sottile ed in questo caso, ad esempio, ha utilizzato i sacchi azzurri che aveva in casa per liberarsene. Ma proprio quei sacchi – che hanno il codice di individuaz«ione – hanno ricondotto gli agenti della polizia locale a lui, anzi a lei. E a quel punto, senza giustificazioni, la donna ha dovuto pagare la sanzione che è scattata nei suoi confronti per abbandono di rifiuti.
Non è la prima volta che in Vallagarina vengono a galle situazioni come questa. Ma, come dimostra quest'ultimo episodio, l'attenzione al rispetto dell'ambiente ed anche delle regole è alta e quindi gli agenti non si limitano a disporre la bonifica dell'area (vedi foto in alto) ma vanno a fondo, indagando su chi ha abbandonato quei rifiuti. Del resto questo è anche l'unico modo per educare la cittadinanza al rispetto delle regole e premiare, d'altro canto, chi già lo fa.
Per chi è abituato a smaltire correttamente i rifiuti, differenziandoli, e conferendo al Centro di raccolta multimateriale tutto ciò che non può essere smaltito in altro modo, è inconcepibile riempire venti sacchi azzurri di immondizia per poi scaricarla a lato di una strada creando una discarica. Non si risparmia certo fatica e si corrono rischi ben maggiori, perché nella maggior parte dei casi i responsabili vengono smascherati. Come è accaduto anche stavolta.
Ora l'area ex Cemea, anche se è un sito ormai abbandonato, è stata ripulita e l'auspicio è che la vicenda contribuisca ad educare. Anche perché il nucleo ambientale della polizia locale di Rovereto e della valli del Leno è instancabile e continua a vigilare sul territorio.