Valdastico, nuove polemiche dopo il via libera provinciale alla variante con uscita a Rovereto sud
Il presidente Fugatti: è un provvedimento importante ma tocca am inistero e concessionaria decidere. Tonina: non diciamo ora sì o no, ma come. Soddisfazione per A4/Benetton: passaggio necessario, ora si procede. E il ministro delle infrastrutture, Salvini, ha fretta
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ROVERETO. La giunta provinciale ha approvato ieri in prima adozione la variante al Piano urbanistico provinciale sul corridoio est, cioè sul collegamento infrastrutturale col Veneto, che introduce l'uscita a Rovereto sud per il completamento della Valdastico.
«È un passaggio formale importante, conferma la volontà di procedere - afferma in conferenza stampa il presidente della Provincia Maurizio Fugatti - Ad oggi non prevede l'opera. Tocca al ministero delle Infrastrutture e alla concessionaria decidere come vorranno procedere». Solo che ora al ministero delle Infrastrutture c'è il leader della Lega Matteo Salvini, che sulla Valdastico ha sempre sostenuto «prima si fa, meglio è».
E la concessionaria, cioè A4 Holding che fa capo ad Atlantia dei Benetton, non aspettava altro: l'inserimento dell'opera nel Piano urbanistico provinciale, si legge nell'ultimo bilancio, è «propedeutico al riavvio della progettazione». E ancora: «Fugatti ci ha comunicato che entro la fine del suo mandato la valutazione strategica potrà essere realizzata».Del resto il presidente della Provincia non fa mistero di essere favorevole all'opera, come da tempo annunciato. «Questa giunta è favorevole alla Valdastico, ma non dipende solo da noi».
A margine della conferenza stampa, alla cronista dell'Adige che gli ricorda la diffusa opposizione del territorio e dei Comuni della Vallagarina, Fugatti risponde: «Per gli accordi fatti col ministero, con le Regioni e con la concessionaria, non basta dire un no ideologico alla Valdastico. Il no deve essere basato su un tema concreto, le tematiche ambientali e geologiche le valuteremo strada facendo. Il Trentino non può dire di no perché non gli piace, altrimenti rischierebbe di avere la responsabilità di un'opera non fatta rispetto ad accordi precedenti, conclusi anche con governi e amministrazioni di centrosinistra».
La delibera approvata dalla giunta è stata proposta dal vicepresidente Mario Tonina, che ha la competenza sull'urbanistica.
Secondo Tonina, la variante, analogamente al documento preliminare del 2021, non contiene previsioni infrastrutturali ma introduce l'ambito di connessione, cioè una griglia metodologica per valutare qualsiasi ipotesi di infrastruttura. «Si capovolge l'ottica di valutazione: è il territorio ad essere al centro dell'esame di qualsiasi progetto infrastrutturale. Spetta alla soluzione proposta dimostrare in che modo contribuisce a migliorare l'esigenza di connessione dell'intero ambito considerato». Sulla Valdastico, quindi, « noi non diciamo né sì né no né dove, ma come».
A costruire la griglia di analisi, sostiene Tonina, contribuiscono tutte le osservazioni presentate nella fase di consultazione del documento preliminare dalle comunità e dagli enti interessati, che sono divenute parte integrante degli elementi di base della valutazione. «Tutti quei pareri, ad esempio da parte dei Comuni laddove davano indicazioni tecniche sugli aspetti di cui tenere conto per valutare un'infrastruttura, saranno adeguatamente considerati».
Il progetto di modifica al Piano urbanistico provinciale affronterà ora la fase di consultazione tra gli amministratori e i cittadini in vista dell'approvazione finale. I documenti saranno disponibili a breve sul sito della Provincia.
Ma sul versante di chi realizzerà l'opera le idee sono già chiare. «Stiamo continuando le procedure per la realizzazione della Valdastico nord - dice il direttore generale dell'Autostrada Brescia-Padova Bruno Chiari a Nordest Economia - È vero che ci è stato chiesto (dal ministero ndr) di fare una simulazione togliendo il progetto dal nostro piano finanziario, ma siamo convinti invece che riusciremo a concludere la progettazione dell'opera entro il 2026». Nel 2026 scade la concessione della Brescia-Padova, che era legata anche alla realizzazione della Valdastico nord, e A4 dei Benetton si dichiara «pronta a partecipare» in caso di gara. «Stiamo nel frattempo aspettando che la Provincia di Trento concluda la sua procedura di valutazione strategica e recentemente il presidente Fugatti ci ha comunicato che entro la fine del suo mandato nel 2023 questa potrà essere realizzata».