A Mori un toccante momento di commemorazione per Salim Toure
Profondo cordoglio per la scomparsa prematura del giovane di origini guineane, sarto molto conosciuto, che viveva in Trentino da sette anni. In sua memoria e per aiutare la famiglia scatta anche una raccolta di fondi
IL LUTTO L'addio a Salim, era arrivato dalla Guinea 7 anni fa
TRENTO. All'hospice di Mori si è tenuto un momento di commemorazione per Salim Toure, giovane trentino-guineano, sarto molto conosciuto.
Salim si era stabilito dalla Guinea in Trentino sette anni fa.
Qui aveva non solo trovato una stabilità e un lavoro, ma aveva anche intessuto una ricca rete sociale.
È stata lanciata una raccolta fondi per dare a tutte le persone che hanno piacere, la possibilitá di contribuire al suo ritorno in Africa e al sostegno della sua famiglia: la moglie, la madre e le sue figlie in Guinea.
Le donazioni possono arrivare tramite la piattaforma gofundme oppure direttamente con bonifico intestato al circolo Arci di Brentonico, causale "donazione per Salim" iban: IT39J0801634420000027091061.
Sulla pagina della raccolta, spiegano i promotori, ci sarà un costante aggiornamento sulle donazioni ricevute tramite bonifico e sull'utilizzo dei fondi raccolti.
"Un male repentino - si legge nel testo a corredo dell'iniziativa benefica - lo ha portato via, sottraendo a noi un amico prezioso e alla sua famiglia un affetto insostituibile. Le parole sono di poco aiuto nel raccontare il suo sorriso contagioso e la sua creatività, che sono impresse nella memoria di chi lo ha incontrato.
Per anni Salim è stato l'anima della sartoria sociale "Officina de l'ùcia" di Trento, prima al Centro Sociale Bruno e poi in una struttura dell’associazione Centro Astalli Trento, dove ha prestato servizio come volontario e come socio.
Ha dedicato un anno della sua vita in Italia al servizio civile provinciale. Abbiamo visto la gigantografia di una sua foto sui palazzi e sugli autobus di Trento a sponsorizzare questa opportunità per i giovani. Ha girato il Trentino e l'Italia per mercati e fiere, portando in giro le sue creazioni: vestiti, borse e zainetti, pensati per unire i colori dell'Africa, il riuso di vecchi materiali e lo stile italiano.
Amava lavorare la terra e negli ultimi anni si era trasferito a Besagno dove viveva e lavorava assieme a Nicola e Maria dell'azienda agricola La Bis. Salim era arrivato come un dipendente ma, tra caffè e racconti della sua amata Guinea, era diventato un figlio e un fratello. Studiava la teoria della patente, progettava di iscriversi alla Sat locale per conoscere meglio il suo Trentino e le sue montagne, coltivava nuove amicizie a Brentonico e Mori.
Ballava, cantava, cucinava piatti deliziosi, faceva domande, raccontava storie, Salim era così entusiasta e curioso del mondo che era proprio un piacere stargli accanto. Ci ha permesso di farlo anche durante tutto il breve periodo della sua malattia. Salim sorrideva sempre e adesso ci sorriderà da lassù".