Addio all’ecomostro di Serravalle, al suo posto sorgerà una fabbrica
Al posto della struttura lungo la ss «12», che doveva ospitare negozi ma è abbandonata dal 2007, arriverà la “Ufi Filters”. L’azienda leader globale nelle tecnologie della filtrazione, usate nell’aerospaziale e nella Formula 1. Con il nuovo capannone, anche il raddoppio dei dipendenti, da 25 a 60
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ALA. Il mostro - ma, anche esteticamente, tale non è pur essendo un'opera incompleta - sparirà presto dallo skyline della Bassa Vallagarina. Quello che a Serravalle avrebbe dovuto diventare un centro commerciale - uno degli ultimi ammessi in provincia - cambierà infatti connotati, per ospitare una fabbrica di prodotti tecnologici e, soprattutto, nuovi posti di lavoro.
Chiamarlo «mostro», in effetti, non sarebbe giusto. Perché quella struttura - ferma allo scheletro dal 2007 - non ha mai mostrato segni di degrado anche se è un'eterna incompleta. Quel luogo che avrebbe dovuto diventare un sorta di oasi dello shopping è finito male prima ancora di partire. E adesso, a distanza di tempo, quello spazio che la Comunità della Vallagarina aveva individuato come uno dei pochi pronti per ospitare negozi ed alberghi è stato riconvertito in area industriale. Perché lì si trasferirà la «Ufi Filters», un'azienda che studia prodotti tecnologici per il settore aerospaziale che da Marani ha bisogno di ampliarsi.
E, soprattutto, fin da quando si insedierà raddoppierà il personale passando da 25 a 50 dipendenti - e parliamo di giovani neolaureati - con la prospettiva, nel breve termine, di crescere ancora mettendo una piccola pezza alla fuga dei cervelli.Fondata nel 1971, «Ufi Filters» è leader globale nelle tecnologie della filtrazione e del «thermal management».
I suoi prodotti vengono impiegati in molteplici settori - automotive, aerospaziale, nautico, applicazioni idrauliche customizzate e specifiche per l'industria - e, addirittura sono utilizzati dalla Formula 1, con la Ferrari e altre importanti scuderie che se ne servono e sostengono addirittura il veicolo spaziale europeo «ExoMars». Orbene, la sede alense, viste le prospettive di mercato, è piccola e per questo ha chiesto al Comune di poter avere spazi più importanti. L'unica area a disposizione è quella di Serravalle dove, come detto, doveva sorgere il centro commerciale della Bassa Vallagarina poi crollato sotto i contrattempi economici.
Adesso, però, il caso è stato portato in Comunità di valle ed è stato tolto il vincolo commerciale per destinarlo ad industria. C'è da dire, per altro, che quella costruzione mai finita si è sempre mostrata come «nuova», tenuta in ordine senza mai scadere nel lungo elenco degli ecomostri. E adesso, visto che il commercio sta segnando il passo, si trasformerà in fabbrica moderna e del futuro, con nuove assunzioni e giovani che non avranno bisogno di eclissarsi per trovare un mestiere in linea con la nuova industria 4.0.