RONZO-CHIENIS. Se ci si aspettava un'indicazione chiara sulla "Ronzexit" (dall'Apt Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo per ora) dalla riunione del Consiglio delle autonomie di ieri (mercoledì 19 luglio), la speranza è stata disattesa. Tutto rimandato, decisione sospesa. A quando non si sa. Quello che si sa e che in mezzo ci sarà un supplemento di istruttoria, così viene definito.

Nei fatti «è stata sospesa la trattazione del secondo punto all'Ordine del giorno, che prevedeva l'esame di una proposta regolamentare riguardante la richiesta di trasferimento del Comune di Ronzo-Chienis dall'attuale ambito turistico numero 11 Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo all'ambito numero 7 Garda trentino, Valle di Ledro, Terme di Comano e Valle dei Laghi» si legge nel comunicato. Il perché di questa decisione è stato illustrato brevemente dal presidente Paride Gianmoena. «La giunta - ha detto - ha ritenuto opportuno un supplemento di istruttoria e per questo motivo promuoverà un preventivo confronto con il sindaco di Ronzo-Chienis, i presidenti delle Comunità della Vallagarina e dell'Alto Garda e Ledro, nonché i presidenti delle Apt coinvolte». Incontri che fino a questo momento non ci sarebbero mai stati.

Un aspetto che era emerso dall'interno della stessa amministrazione grestana spiegando che «non siamo stati contattati neanche una volta. Né dai vertici di Apt né da rappresentanti degli altri Comuni lagarini». Ora i contatti ci saranno ma è presto per capire come finirà questa "trattativa" data anche la determinazione di Ronzo a lasciare la sua attuale Apt. Che sarà seguita con ogni probabilità da un'altra visto che il Comune vorrebbe staccarsi completamente dalla Vallagarina lasciando anche la comunità di valle. Per andare - come scritto su L'Adige di ieri - anche in questo caso in zona lago. Il desiderio di Ronzo sarebbe infatti quello di fare comunità con l'alto Garda e Ledro.