Orticoltura / Avviso

Le Ferrovie sfrattano gli orti dalle rampe, bufera ad Ala (ma forse si salvano grazie agli uccelli)

Lettera di Rfi: via i campetti e le baracche abusive per motivi di sicurezza. Ma un’animalista chiede il rispetto del periodo di nidificazione dei volatili

di Giancarlo Rudari

ALA. Via gli orti e le baracche abusive. Addio pomodori e insalata, niente più patate ed entro lunedì 24 giugno la fascia di rispetto lungo i binari in via Adige ad Ala dovrà essere completamente liberata da tutto ciò che non è stato autorizzato: dalle coltivazione di ortaggi alle tettoie realizzate come riparo per gli attrezzi agricoli.

L'ultimatum arriva da Rfi (Rete ferroviaria italiana) con i cartelli comparsi sulla staccionata: «Si informa che dal 24 giugno si provvederà a chiudere l'area e non sarà più possibile entrare». E se entro la data indicata non saranno sgomberati e ripristinati i luoghi di proprietà di Rfi, ci penseranno le ferrovie «a demolire tutte le volumetrie abusive e gli orti non convenzionati».

Ma c'è un aspetto che preoccupa (e non poco) qualche residente che paventa iniziative di protesta per fermare ruspe e motoseghe di Rfi: la salvaguardia degli uccelli che stanno nidificando nella vegetazione destinata a sparire.

Veronica Caracausi si fa portavoce del pericolo che incombe sui volatili in primo luogo e sull'ambiente in generale: «Ci sono periodi, come la primavera e l'autunno, durante i quali non è possibile tagliare gli alberi perché gli uccelli nidificano. Ma a Rfi non gliene frega niente. Una vegetazione spontanea e il canto degli uccellini fanno di questo territorio uno spazio bellissimo che va salvaguardato, altro che distrutto. Per favore qualcuno fermi quello che rischia di diventare uno scempio per questa splendida flora e fauna altrimenti potremo provarci noi con una azione di protesta il 24 giugno».

Caracausi ha mobilitato il mondo, ha scritto a Rfi e interessato il Comune (che non è coinvolto nei lavori delle ferrovie) e associazioni ambientaliste ma la risposta arrivata dai dirigenti non lascia dubbi di interpretazione di sorta. «Tutti se ne lavano le mani come Pilato ma la questione non è di poco conto. Le disposizioni sulla tutela della fauna vanno rispettate» tuona Casacausi.

«Per motivi di sicurezza è necessario smantellare e demolire alcune costruzioni abusive prospicienti la linea ferroviaria - scrive Rfi - Nel tratto interessato sono presenti delle piante che saranno abbattute solo se risultassero più alte dell'altezza massima prevista in relazione alla linea ferroviaria. In ogni caso, se a seguito delle valutazioni risultasse necessario l'abbattimento, si procederà secondo le tempistiche e in ottemperanza alle istruzioni delle necessarie autorizzazioni che verranno richieste alle amministrazioni pubbliche».

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