Vallagarina / Sicurezza

Isera, torna l’autovelox dopo il sabotaggio: ora sarà protetto e monitorato

 Reinstallata la telecamera attiva 24 ore su 24 al Mossano, dove la velocità massima consentita è di 70 all’ora. Il sindaco Graziano Luzzi: «I, quel tratto troppi morti negli anni, lì non si deve correre»

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di Nicola Guarnieri

ISERA. Tempi duri per Fleximan. Il sabotatore di autovelox - che colpisce in tutta Italia ma che al Mossano, negli ultimi mesi, ha trovato terreno fertile - stavolta avrà delle difficoltà in più a distruggere il controllo di velocità. Perché a Isera, diciamolo chiaro, sono stufi di dover attingere dal bilancio comunale per pagare i danni di uno sconosciuto attentatore.

«Quel sistema non è per fare cassa ma per prevenire incidenti e mi piacerebbe che gli automobilisti lo capissero una volta pet tutte», taglia corto il sindaco Graziano Luzzi.

Dopo vari sabotaggi, ieri il presidio contro gli acceleratori pesanti è stato riattivato. E stavolta ci saranno dei «controllori» a controllare.

«Purtroppo c'è sempre qualcuno che crede che certe iniziative siano per spennare gli automobilisti. I morti al Mossano, negli anni, sono stati troppi e lì non si deve correre. L'autovelox, adesso, sarà presidiato con una telecamera che registra 24 ore su 24 l'immediato contesto, di fatto riprendendo chiunque passi di là. Ma sarà installato anche un sistema di allarme e sarà messa una recinzione. Insomma, abbiamo pensato a strumentazioni in grado di far desistere i malintenzionati da qualsiasi pretesto».

La protezione della telecamera anti-piloti, ovviamente, non sarà l'unica soluzione che il Comune di Isera ha deciso di adottare. «No, il nostro intento è prevenire non punire. Per questo ci sarà anche un punto luce notturno per segnalare la presenza dell'autovelox. Ci tengo a sottolineare che è tutto a norma di legge. La luce di notte l'abbiamo decisa noi perché speriamo davvero che il cittadino rallenti».

L'autovelox in Destra Adige al Mossano, fisso ai 70 chilometri orari, torna dunque operativo. Si tratta di un sistema di controllo di velocità divenuto celebre subito dopo la sua installazione per la maximulta a un automobilista che aveva sfiorato i 200 chilometri orari e anche per essere la prima vittima trentina del famigerato Fleximan (o di un suo emulatore).

La giunta comunale di Isera, adesso, ha deliberato il ripristino del «vigile elettronico» con annessa installazione di un impianto di videosorveglianza oltre a un punto di illuminazione pubblica. Ma quello del Mossano non sarà l'unico impianto di telecamere di videosorveglianza. Oltre a quello che vigilerà sul nuovo (o meglio sul nuovamente installato) autovelox, sono previsti impianti sulla Sp90, due varchi di lettura targhe a Marano, tre impianti in piazza San Vincenzo, in via Ravagni, a Castel Pradaglia.

Tornando al Mossano, l'autovelox stavolta sarà a prova di commando. Perché sarà protetto da una recinzione ancorata al plinto di fondazione del palo di sostegno dello strumento di controllo della velocità, realizzata con rete zincata elettrosaldata e con un'altezza di due metri. Tradotto vuol dire che il sabotatore, se vuole ripetere le performances, dovrà essere davvero abile.

Intanto, ovviamente, proseguono le indagini per individuare chi ha abbattuto l'autovelox più volte, l'ultima a marzo. Stavolta, però, le precauzioni anti-vandali dovrebbero servire. O almeno è quanto spera il Comune di Isera.

 

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