Dolore e lacrime infinite al funerale di Eugenio Boschi, 26 anni, morto in un incidente stradale
Moltissimi i giovani, questo pomeriggio, 27 agosto, nella chiesa di Brancolino, per il commosso addio al ragazzo che ha perso la vita in moto, sabato pomeriggio, lungo la strada del Brocon, fra Tesino e Vanoi
LA VITTIMA Era un ragazzo da sempre appassionato di moto
FOTOGALLERY L'ultimo abbraccio a Eugenio Boschi
LA TRAGEDIA Precipita con la moto al Brocon: la vittima è Eugenio Boschi
NOGAREDO. «Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, riceverai la tenerezza purificata. Asciuga le lacrime e non piangere, se mi ami il tuo sorriso è la mia pace». Hanno scelto queste parole i familiari di Eugenio Boschi per annunciare la tragica scomparsa del loro figlio, del fratello e del nipote a soli 26 anni.
Questo pomeriggio, alle 17.30, una folla enorme, nella chiesa di Brancolino, ha dato l'addio al ragazzo che ha perso la vita in un incidente in moto, sabato pomeriggio, lungo la strada del Brocon, mentre risaliva dal Vanoi verso il Tesino.
In chiesa e fuori, oggi, moltissimi i giovani, amici di quel ragazzo che tutti ricordano come solare e sorridente.
Dopo la tragedia, avvenuta durante una gita con alcuni amici, sono nel profondo dolore papà Franco che ha gestito per anni il panificio a Volano, la mamma Fabiola Marzadro della nota famiglia di distillatori a Brancolino di Nogaredo, la sorella Clara e la giovane fidanzata di Eugenio.
Attoniti e sotto shock gli amici, i tanti amici che con lui hanno condiviso la passione per lo sport, per la montagna, per i motori: lui, pieno di energia che trasmetteva a tutti, lui esperto e capace di metter mano a moto e auto (lavorava come meccanico all’officina Dorigoni) fin da giovanissimo si era appassionato alle due ruote per poi provare anche l’esperienza delle auto da rally con le quali ha fatto man bassa di trofei per arrivare a disputare la Trento-Bondone con la scuderia Pintarally.
E non per nulla uno dei suoi soprannomi era proprio “Rally” accanto a quel “Giani” come era conosciuto tra gli amici più affezionati.
Un lungo e commosso abbraccio gli ha dato l'addio, in un clima di dolore immenso.