Animali / La paura

Il vicesindaco di Avio va all’attacco: «I lupi pericolosi devono essere eliminati»

C’è preoccupazione dopo la drammatica avventura occorsa a Francesca Busa che si è trovata a tu per tu con dei lupi che hanno azzannato la sua cagnolina Megal mentre la portava a spasso di sera poco distante dalle abitazioni del paese

LO SPAVENTO «Se la sono presa con la mia Megal, ho gridato e sono scappati»

AVIO. Il vicesindaco (nonché assessore tra l'altro ad agricoltura e patrimonio boschivo) di Avio Alvise Salvetti ribadisce la scelta dell'amministrazione comunale di chiedere alla Provincia un intervento «per abbattere i lupi che si stanno pericolosamente avvicinando alle abitazioni». Lo fa per ribadire la preoccupazione della giunta «che si fa portavoce dei timori dei cittadini dopo il drammatico episodio delle scorse sere a Borghetto. Cosa aspettiamo? Che si arrivi all'aggressione dei lupi nei confronti delle persone? Magari con conseguenze funeste?» L'episodio di Borghetto al quale Salvetti fa riferimento riguarda la drammatica avventura occorsa a Francesca Busa che si è trovata a tu per tu con dei lupi che hanno azzannato la sua cagnolina Megal mentre la portava a spasso di sera poco distante dalle abitazioni del paese.

«Questa è la conferma che i lupi ormai li abbiamo in casa, ad Avio, come altri paesi della Vallagarina. Questa è una realtà con la quale si devono fare i conti, c'è poco da fare. A maggior ragione quando si verificano episodi come quello recente capitato alla nostra concittadina che non può passare come una sorta di "incidente di percorso" prevedibile» afferma Salvetti.

E lo dice non a caso perché «non mi è piaciuto quella sorta di "manuale delle giovani marmotte" snocciolato dal dirigente del servizio foreste della Provincia con quei cinque punti che sembrano delle piccole lezioni impartite da chi sta in ufficio senza avere il termometro della realtà, senza confrontarsi con chi vive nei paesi con l'ansia di incontrare un lupo o un branco appena mette in naso fuori casa».

Il dirigente Giovanni Giovannini aveva analizzato nei suoi cinque punti citati da Salvetti il contesto in cui si è svolta l'aggressione al cagnolino e il comportamento tenuto dai lupi, fuggiti non appena la giovane si è messa ad urlare. «Lo sappiamo anche noi che, come dice Giovannini, in certe condizioni il rischio va messo in conto.

Il fatto è che noi, e penso di poter interpretare il pensiero dei miei concittadini - ribadisce il vicesindaco di Avio - non vogliamo correrlo quel rischio. Cosa vogliamo fare? Costringere le persone a non uscire? Vogliamo arrivare a "casa e lavoro" magari aggiungendo la messa la domenica e nulla più? Non vorrei mai si arrivasse a tanto, ma la realtà non è poi così molto lontana... Il lupo non sa che deve tenersi a 300 metri dalle case, si abitua agli spari a salve per tenerlo lontano e così ce lo ritroviamo quando si va in passeggiata, non nei boschi ma in campagna, vicino alle case».

Alvise Salvetti chiude con una proposta: «Invito Giovannini a pranzo per spiegargli le preoccupazioni dei residenti. Anzi, potremmo organizzare una serata con lui così potrà percepire la paura della gente sul territorio...». G.R.

comments powered by Disqus