Giovani / La sfida

A soli 17 anni conquista i comandi dell'elicottero: la storia di Noemi Bertolini

“Ora – spiega la ragazza di Mori -continuo a studiare, mi preparo per il corso da vigile del fuoco e sogno la licenza commerciale. Il desiderio è quello di riuscire a trasformare questa mia passione in un lavoro. Se poi il lavoro fosse al nucleo elicotteri dei vigili del fuoco, sarebbe il massimo”

MORI. «La prima volta che mi sono trovata da sola, in volo, ai comandi dell'elicottero, ho pensato che tutto quello che avevo fatto era servito per realizzare il mio sogno. È stata una bella sensazione». Noemi Bertolini ha 17 anni, vive a Loppio e ha una vera e viscerale passione per l'aria. Tanto che, neppure maggiorenne e in attesa di avere la patente per l'auto, ha già conquistato la licenza da pilota privato di elicotteri.

«Il prossimo passo? La licenza commerciale per fare diventare questa mia passione un lavoro» risponde senza pensarci un attimo. «Prima però ci sono le superiori da terminare e voglio anche pensare ad un piano B - spiega Bertolini - un piano B che però confido resti nel cassetto perché quello che voglio è stare in aria». Un desiderio che la ragazza ha fatto diventare realtà grazie ad un'organizzazione ferrea e a tanta forza di volontà.

«Abito a Loppio e studio al Martini di Mezzolombardo, quindi ogni mattina c'è la corriera, il treno e poi di nuovo la corriera e stessa cosa il pomeriggio. E c'è anche il mio impegno con i vigili del fuoco volontari di Mori: a breve inizierò il corso per poi diventare effettiva». E poi c'è la famiglia, gli amici e il fidanzato - Davide Benini - anche lui moriano e anche lui pilota. Insomma tanti tasselli che compongono la quotidianità di una 17enne che ha le idee ben chiare in testa. E che le ha avute chiare sin da piccola.

«Quella per l'aria è una passione che ho in comune con il mio nonno, Ottorino Calliari, ma a lui sono sempre piaciuti gli aeroplani, io invece ho, sin da bambina preferito gli elicotteri. Una passione che ho coltivato anche grazie al Festivolare: non ho perso un'edizione, per me era come stare nel posto più bello del mondo, davanti agli oggetti più belli in assoluto. Perchè? Non lo so ma a me piace tutto quello che ha a che fare con l'aria. Ho fatto anche il parapendio per questo, ma nulla è come l'elicottero».

Quindi una passione che è stata poi centrale nella scelta degli studi superiori. «Frequento l'istituto tecnico tecnologico Martini di Mezzolombardo con l'indirizzo "conduzione del mezzo aereo". Significa che nel piano di studio, assieme alle materie normali come italiano, matematica, storia, abbiamo elettrotecnica, meccanica e macchine, logistica e scienze della navigazione».

A fianco alle ore di studio per la scuola, Noemi ha messo anche quelle per il brevetto. «Che è un po' come quello per la patente per la macchina - spiega - c'è la parte di teoria con una decina di materie e l'inglese opzionale e poi l'esame di pratica al quale si arriva dopo una serie di "guide" con un istruttore».

Ma invece di percorrere le vie della città, la lezione di pratica è, ad esempio, un viaggio da Mattarello a Bolzano, una quindicina di minuti di volo. «Il momento più emozionante? Sicuramente il mio primo viaggio da sola. Una sensazione bellissima: in quel momento mi sono resa conto che tutto quello che avevo fatto, i sacrifici, le decisioni prese, mi avevano portato a realizzare il mio sogno: volare».

E ora? «Continuo a studiare, mi preparo per il corso da vigile del fuoco e sogno la licenza commerciale che prevede un corso interamente in lingua inglese. Il desiderio è quello di riuscire a trasformare questa mia passione in un lavoro. Se poi il lavoro fosse al nucleo elicotteri dei vigili del fuoco, sarebbe il massimo: credo che non potrei chiedere di più».

Intanto, ora che può portare in cielo assieme a lei altre persone, parenti e amici si sono fatti avanti per prenotare un volo. «Sì, me lo hanno chiesto in tanti e sono pronta a farli decollare con me».

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