Nonna Costanza spegne 106 candeline
Vivere da ultracentenaria serena e in salute e conservare intatta la forza di motteggiare sulla propria età è quanto manifestato dalla signora Costanza Rossi dinanzi a ben 106 candeline da spegnere tutte d’un soffio. L’amabile nonnina di Cavedine, residente nel sobborgo da tre lustri dopo il cambio di residenza da San Michele al Tagliamento che le diede i natali il 12 dicembre 1911, è stata festeggiata nel pomeriggio di martedì scorso dal figlio Gianni, dal personale socio sanitario della Apsp Residenza Valle dei Laghi, dall’assessora alle politiche giovanili e alla terza età Beatrice Pedrotti e dalla prima cittadina cavedinese. Ambiente familiare, attuale seconda casa si direbbe, il Centro servizi alla persona vicino casa dove Costanza si reca di buon grado quotidianamente trascorrendo qualche ora leggendo e giocando a carte con decine di amici ospiti dell’Azienda per i servizi alla persona diretta da Livio Dal Bosco, da sempre in sinergia con l’amministrazione comunale in iniziative coinvolgenti la comunità, specie quanti sulla china degli anni.
Occhi grandi e luminosi dentro ai quali leggere la storia di un’esistenza attraverso quasi tutto un secolo - come il Novecento che in questo caso non si direbbe affatto “breve” - dalla drammaticità delle guerre all’orgoglio di una famiglia grazie alla quale ha potuto conoscere la gioia e trasmetterla agli altri, sorride a quelli che sono per lei felici ricordi di gioventù. Lucida e arzilla quanto basta, Costanza ha rivelato quella che a buon diritto potrebbe essere la formula della longevità: lavorare e avere sempre pensieri positivi, il segreto che probabilmente l’ha fatta balzare in vetta al podio della longevità nel comune di Cavedine.