Il sindaco agli Schützen: niente spari nel cimitero
Niente spari al cimitero comunale di Levico. Sarà una commemorazione dei defunti senza la «Salva d'onore» o «Ehrensalve» quella organizzata per domenica prossima dalle Compagnie Schützen della Valsugana, del Tesino e del Primiero. «La cosa ci dispiace, e non poco - ricorda Giuseppe Corona, il Landeskommandant degli Schützen trentini - in quanto per noi rappresenta il più alto tributo che possiamo rendere ai caduti. Non solo ai nostri ma a tutti quelli che hanno perso la vita, a prescindere dalla divisa indossata».
Il diniego è arrivato dall'amministrazione comunale. «Ci adegueremo alla richiesta del sindaco Michele Sartori anche se la motivazione data non ci sembra delle più condivisibili. Ci hanno detto, infatti - continua Corona - che la salva d'onore potrebbe essere pericolosa». Lo stesso Sartori conferma: «Bene la cerimonia di commemorazione ma credo che la salva d'onore all'interno di un cimitero non sia davvero appropriata. Personalmente la penso così e non c'è niente di personale con gli organizzatori della manifestazione».
Già in passato era successa una cosa analoga a Telve, con l'amministrazione che aveva negato la sala d'onore alla locale Compagnia Schützen. «Va bene, rispetteremo il diniego e domenica pomeriggio a Levico non ci sarà nessun sparo al cimitero. Vorrei solo ricordare che poche settimane fa, a Grigno, abbiamo fatto la Ehrensalve in occasione dell'inaugurazione di una mostra sulla Grande Guerra e tutto è filato liscio».
Domenica pomeriggio arriveranno a Levico tanti cappelli piumati per rendere omaggio ai defunti presenti nel cimitero austroungarico. Oltre un migliaio di soldati. «Quello che mi chiedo - continua Giuseppe Corona - è come sia possibile che, a distanza di un secolo, ci fosse ancora questo atteggiamento da parte della società trentina nei confronti dei soldati caduti per la loro patria, quella austriaca. Personalmente interpreto questo rifiuto, dopo 100 anni dalla fine della Prima guerra mondiale, come un ulteriore oltraggio alla memoria di quei 65 mila Kaiserjäger, Landesschützen, Kaiserschützen e Standschützen che hanno combattuto per onorare la loro patria austriaca. E oltre 12.000 non fecero ritorno».
La cerimonia inizierà domenica alle 14 nel piazzale antistante il cimitero. Dopo la presentazione delle compagnie la Messa ed alle 15 la deposizione della corona ed il suono del «Ich Hatte Einen Kamerad - Io Avevo Un Camerata». A chiudere i discorsi di circostanza.