San Martino, addio impianti?
Lascia quantomeno di stucco il comunicato diramato ieri dal Consorzio Imprese e Territorio (I&T) di San Martino di Castrozza in cui si spiega che il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre alla prossima assemblea di non rinnovare il contratto di gestione degli impianti Ces e Colverde Rosetta – in scadenza a fine estate - e di sciogliere la parte di Consorzio che fa riferimento alla gestione.
La nota spiega che il Consorzio, presieduto da Cristian Marin, era nato «per affiancare nella gestione i potenziali costruttori della funicolare tra San Martino e Passo Rolle», opera decisa dalla Pat nel 2010 che inizialmente prevedeva la gestione in capo a Trentino Trasporti, poi sfumata, «ma indicando per la fruizione del mezzo, un prezzo politico ed una fideiussione a carico della gestione, che fin da subito era parsa eccessiva, suscitando nel contempo più di un dubbio sulla sua ammissibilità».
Nonostante ciò, l’offerta è stata presentata «non senza difficoltà nel far quadrare i conti». «Poiché nel frattempo la società San Martino Primiero Dolomiti Trasporti a Fune (SMPDTF, proprietaria degli impianti Ces e Colverde Rosetta, ndr) è stata improvvidamente posta in concordato preventivo, rischiando di privare la località di una parte consistente di impianti di risalita, si è dovuto costituire, a fianco del Consorzio, un settore gestionale per arginare il pericolo e gestire in fase transitoria gli impianti, sui presupposti della realizzazione della funicolare e delle opere accessorie, già di per sé capaci di rappresentare un importante giro di boa rispetto alla precaria situazione impiantistica di San Martino».
Ora, il Consorzio, «malgrado le reiterate assicurazioni del contrario, ravvisa nella Pat scarsa volontà di realizzare l’opera promessa, e – ribadisce - vien da pensare con la complicità delle amministrazioni pubbliche locali che mai hanno assunto nei confronti della Pat una posizione netta». Risultato: il prossimo inverno impianti fermi. A meno che la Provincia non si muova.