Gallo cedrone «esiliato» mai suoi «fan» lo rivogliono

Era diventato famoso, quasi una «star», il gallo cedrone Willy, che a Col Margherita si avvicinava senza paura agli sciatori. Di stanza nel bosco vicino alla pista Caviette, era stato fotografato e filmato più e più volte e ormai i turisti andavano a trovarlo apposta. Tanto che i forestali trentini avevano deciso: «Troppa confidenza non va bene», e la scorsa settimana l'hanno catturato per «ricollocarlo» altrove. Con tanto di radiocollare per verificare sempre la sua posizione. Anche perché un gallo cedrone in mezzo alla pista può essere un pericolo per gli sciatori che se lo ritrovassero tra le gambe in piena velocità.


Non è che il gallo avesse un nome: era stato chiamato Willy - raccontano al passo San Pellegrino - perché questo è il nome dell'operaio degli impianti che tutte le mattine incontrava il gallo, prima dell'apertura al pubblico, sulle piste. In quella zona Willy abitava da sempre ed erano già tre anni che si avvicinava senza paura ai turisti. Poi la deportazione forzata, anche perché il gallo aveva dimostrato atteggiamento aggressivo e qualcuno avrebbe potuto anche prenderlo a bastonate (come accadde un paio di anni fa sul Monte Baldo).


Ieri però i «fans» del gallo cedrone hanno fatto sentire il loro dissenso, in modo clamoroso: proprio lì dove Willy passeggiava indisturbato, hanno infatti issato cartelloni (peraltro ben fatti, plastificati con foto e scritte al computer) per chiedere che ritorni. Eloquente il testo: «Qui abitava il gallo Willy, purtroppo è stato portato via e non si sa bene il perché... non si sa il luogo dove è stato destinato, c'è solo da sperare che non sia finito nelle mani degli scienziati che hanno curato l'orsa Daniza!». Firmato: «Gli amici di Willy».


Una stoccata non da poco, che fa discutere. Al Passo San Pellegrino si ridacchia, ma è una faccenda seria: qualcuno infatti indica come responsabili quelli di Falcade, sempre pronti agli sfottò verso i vicini trentini.
Resta da registrare che quella dei galli cedroni incuranti degli uomini è una situazione sempre più frequente: la scorsa settimana avevamo raccontato dell'esemplare che passeggia ogni giorno nel parcheggio di Andalo, mentre un paio di anni fa un altro «Willy» indomito se ne andava a spasso liberamente nel centro storico di Malé.


Tornerà Willy? Difficile. Anche perché manca poco alla fine della stagione e di sciatori, su quella pista, non ce ne saranno più fino al prossimo inverno.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"218126","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"1547","width":"1024"}}]]

comments powered by Disqus