Levico, si schianta sulle rocce con il parapendio. Cinquantenne ricoverato in rianimazione al Santa Chiara
Grave incidente nel pomeriggio di ieri sulle rocce che da Santa Giuliana di Levico si inerpicano poco lontano dalla strada del Menador: verso le 16 un parapendista si è schiantato proprio contro la parete.
L'uomo, un 57enne napoletano ma da tempo residente in Trentino, ha perso il controllo della sua vela molto probabilmente a causa di una raffica improvvisa di vento che gli ha fatto perdere la traiettoria che stava seguendo e, forse, ha anche chiuso la vela, facendogli perdere subito quota.
Fortunatamente per l'uomo, le drammatiche fasi dello schianto sono state notate da un automobilista che proprio in quel momento stava salendo lungo la strada del Menador e che ha subito allertato i soccorsi. Sul posto, data la dinamica dell'incidente, la centrale del 118 ha subito inviato l'elicottero dei vigili del fuoco permanenti che si è portata sul luogo in cui il 57enne si trovava non prima di aver caricato a bordo gli operatori del soccorso alpino della stazione di Levico, a supporto del tecnico del soccorso alpino già a bordo dell'eliambulanza.
Con una manovra delicatissima e grazie al verricello il pilota dell'elicottero è poi riuscito a calare i soccorritori nel punto in cui si trovava lo sfortunato parapendista, con i tecnici del soccorso alpino ed il medico rianimatore che si sono calati sulle rocce per prestare le prime cure all'uomo che, fortunatamente, ha terminato la sua corsa su un piccolo spuntone, scongiurando il rischio di una caduta nel vuoto che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche.
Dopo che il 57enne è stato stabilizzato in barella, è stato caricato a bordo dell'elicottero sempre tramite il verricello ed è stato trasferito con la massima urgenza all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove è giunto in condizoni molto serie.
Dopo aver effettuato tutti gli accertamenti del caso, i sanitari dell'ospedale del capoluogo hanno trasferito il 57enne nel reparto di rianimazione. L'uomo si trova tuttora in terapia intensiva, con la prognosi che rimane riservata ma, nonostante la violenza dell'impatto contro le rocce, i traumi e le ferite riportate, non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Verrà comunque mantenuto in rianimazione, soprattutto per far sì che i medici possano accertare la presenza di eventuali traumi interni causati dal violento impatto contro la montagna.