Trovato morto in casa da quasi tre settimane
Dramma della solitudine, in Bassa Valsugana: domenica pomeriggio un quarantottenne è stato ritrovato senza vita nella propria abitazione di Selva di Grigno. Secondo i primi accertamenti condotti dal personale sanitario, pare che l'uomo possa essere deceduto da parecchi giorni, addirittura da quasi tre settimane.
Ancora non è stato possibile accertare con precisione l'esatto momento del decesso, ma lo stato in cui la salma dell'uomo è stata rinvenuta lascia pochi dubbi in proposito.
L'uomo, L. T., trentino che da qualche anno viveva a Selva, non dava più notizie di sé da parecchio tempo. Sono stati proprio i vicini di casa, l'altro ieri, a lanciare l'allarme.
Erano da poco passate le 15 dell'altro ieri e sul posto, in una delle abitazioni del grappolo di case che si incontra all'entrata dell'abitato di Selva, proveniendo da Grigno, si sono così subito portati i vigili del fuoco volontari del corpo di Grigno, attivatisi con una squadra, i sanitari del 118 ed i carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana.
Per entrare, vigili del fuoco e forze dell'ordine hanno dovuto forzare la porta, che risultava chiusa dall'interno. Una volta in casa, purtroppo è emerso subito come i sanitari di Trentino emergenza non potessero fare ormai più nulla per l'uomo. I soccorritori, assieme a vigili del fuoco e militari dell'Arma, hanno trovato il quarantottenne nel proprio letto, con la salma che mostrava il segno delle giornate trascorse dal momento del decesso.
Le spoglie dell'uomo sono state ricomposte nel tardo pomeriggio di domenica presso la camera mortuaria dell'ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana ( nella foto ), dove saranno sottoposte ad autopsia per permettere di risalire con esattezza al momento della morte e per escludere con la necessaria sicurezza che la scomparsa dell'uomo possa essere addebitabile a fattori o interventi esterni.
Sul punto, ad ogni modo, i dubbi sarebbero tuttavia già non più che teorici, tanto che sull'episodio la magistratura non sarebbe intenzionata a procedere, trattandosi di un decesso per cause naturali. L'abitazione era chiusa dall'esterno e le finestre non presentavano segni di effrazione è dunque pressoché certo che nessuno sia penetrato in casa dall'esterno.
Resta l'amarezza per un episodio che, come sempre in questi casi, non può che essere figlio di situazioni di solitudine: secondo i primi elementi raccolti dopo la scoperta del corpo del quarantottenne, pare che l'uomo vivesse solo dopo aver perso il padre, con il quale aveva vissuto fino a qualche anno fa.
Da qualche anno aveva comprato casa a Selva, dove risiedeva solo: il suo carattere schivo e riservato, che lo portava a uscire raramente di casa e a non ricevere visite se non di rado, ha contribuito a non destare particolari sospetti nel vicinato nel non vedere l'uomo per giorni e giorni. Solo l'altro ieri - dopo aver notato una luce accesa in casa - i vicini hanno dato l'allarme. La luce illuminava una stanza posta in un punto della casa piuttosto riparato, per questo non è stata notata per giorni. Scorgendola, fortuitamente, accesa anche in pieno giorno, è scattata la chiamata di soccorso. Che purtroppo ha confermato i timori dei vicini riguardo all'assenza di movimenti che negli ultimi giorni aveva iniziato a dare nell'occhio. In queste ore i carabinieri stanno cercando di risalire ai congiunti dell'uomo in modo da contattarli e portare loro la triste notizia.