Una proroga per Torcegno e Telve di Sopra si ribella
Malcontento, rabbia e tanta amarezza. È lo stato d’animo dei genitori e degli amministratori comunali presenti, sabato sera nella Sala Corropoli in municipio, all’incontro promosso dal sindaco Ivano Colme con il presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo. Oggetto: la riorganizzazione dei plessi scolastici decisa, il 2 novembre scorso, dalla giunta provinciale. Ma, soprattutto, quello che è successo nelle ultime settimane. Infatti, con una lettera dal 16 dicembre, il presidente ed assessore competente Ugo Rossi aveva comunicato ai due sindaci che ogni decisione era stata rimandata di un anno. Nessuno chiusura delle materne di Telve di Sopra e delle elementari di Roncegno a partire dall’anno scolastico 2016-2017, la decisione entrerà in vigore nel settembre del 2017.
«Noi aspettavamo Rossi, questa sera - hanno esordito diversi genitori - perché quello che sta succedendo non ci piace davvero». Chiara Avanzo ha ripercorso le tappe della vicenda, ribadendo la logica di qualificazione dei servizi educativi che stanno alla base della riorganizzazione scolastica. «Noi non stiamo mettendo in dubbio quanto deciso il 2 novembre, anche perché - hanno ricordato alcuni genitori - in passato avevamo raccolto delle firme in paese che vanno proprio in questa direzione. Noi vogliamo una scuola a misura di bambini e non fatta su misura delle singole comunità. Quello che non riusciamo a capire è come mai, una volta presa la decisione, ora tutto venga rimesso in discussione!».
Chiara Avanzo ascolta. Ai genitori non piace davvero questa ulteriore proroga: «Il progetto definitivo per la messa a norma dell’attuale sede delle materne di Torcegno non è ancora pronto, l’opera deve essere appalta e poi realizzata! Ma a Trento credono che siamo tutti fessi? Come si fa ad affermare che entro l’estate del 2017, un anno e mezzo per capirci, i lavori di ristrutturazione saranno conclusi? Non solo si rinvia la decisione di un anno ma vengono dati più soldi al comune di Torcegno per finanziare l’opera. Non siamo nati ieri e sappiamo che cosa è successo in queste settimane, ma noi - hanno tuonato i genitori - non vogliamo essere presi in giro».
A Telve di Sopra ne sono certi. Si proroga la riorganizzazione scolastica di un anno per poi, nell’estate del 2016, arrivare ad una nuova proroga della proroga. «A noi interessa il bene dei bambini e visto che finora nessuno ci ha mai interpellato, ora facciamo noi una proposta a Rossi e al sindaco di Torcegno Ornella Campestrini. Diciamo sì ad una proroga di un anno, ma solo per tenere aperte le due scuole materne. Chiudiamo, però, fin da subito le elementari di Torcegno e trasferiamo i ragazzi a Telve di Sopra. In questo modo ci sarebbe tutto il tempo necessario per concludere i lavori alla scuola materna di Torcegno e dare attuazione a quando deciso dalla giunta provinciale il 2 novembre scorso». In paese il malumore serpeggia da settimane.
«Finora siamo stati zitti, abbiamo sempre creduto a quello che ci dicevano. Ora basta, dopo queste ultime decisioni ci sentiamo traditi ed abbandonati». A Chiara Avanzo i genitori hanno chiesto di portare le loro istanze al presidente Rossi. «Ci sono logiche, in questa riorganizzazione dei plessi scolastici, che non ci convincono proprio. Ci sono problemi di sovraffollamento alle materne di Telve che potrebbero essere risolti dirottando vari bambini, soprattutto quelli dei masi, a Telve di Sopra. Bisogna andare oltre alla logica dei numeri. E, soprattutto, prendere decisioni motivate».