Altopiano della Vigolana, comune al via: ecco le novità
Realtà da quasi 5.000 abitanti
Nessun paese (anzi, frazione) resterà senza sportelli comunali né senza rappresentanti.
Il nuovo comune Altopiano della Vigolana, scaturito dal referendum positivo tenutosi il 7 giugno a Bosentino, Centa S. Nicolò, Vattaro e Vigolo Vattaro, scalda i motori. Il 1° gennaio, data ufficiale di partenza di una realtà che conterà quasi cinquemila abitanti, segnerà anche la riorganizzazione effettiva degli uffici e l’entrata in vigore del nuovo Statuto.
Una riorganizzazione equilibrata, come anticipa il sindaco uscente di Vattaro Devis Tamanini (intenzionato a non ricandidarsi), che prevede l’attivazione di uno sportello polifunzionale aperto al pubblico in tutti gli attuali municipi, dove poter ottenere documenti e certificati di base. Inoltre, la suddivisione degli uffici studiata in questi mesi, ha portato a decidere che a Bosentino sarà collocato l’Ufficio Tributi e a Centa San Nicolò e Vattaro gli uffici tecnici per l’Edilizia privata. Nella sede del nuovo Comune unico, ossia a Vigolo Vattaro, andrà invece tutto il resto: la Ragioneria, l’Edilizia pubblica, la segreteria generale, l’Anagrafe, il sindaco, la giunta e il consiglio.
Naturalmente, i cittadini di Altopiano della Vigolana potranno fare le pratiche dove vorranno: dunque, se per esempio lo sportello polifunzionale avrà orari ridotti al solo mattino nei tre comuni, per certificati anagrafici o di altro tipo si potrà andare a Vigolo Vattaro anche il pomeriggio del martedì e del giovedì. Alla piena operatività manca un passaggio tecnico: l’unificazione della banca dati, che avverrà il 4 e 5 gennaio, quando gli uffici demografici e gli sportelli polifunzionali resteranno chiusi in tutti i paesi.
Per quanto riguarda invece lo statuto del nuovo Comune, sono stati necessari una decina di incontri per metterlo a punto anche con la collaborazione delle attuali minoranze. Partendo da uno standard dettato dalla legge regionale, è stato chiarito che la gestione e gli introiti relativi agli usi civici resteranno di competenza dei comuni originari (in Vigolana non ci sono Asuc) e le entrate dovranno essere spese sui territori di competenza.
Per quanto riguarda la rappresentatività, ogni frazione avrà un fiduciario nominato in un’assemblea pubblica. La legge prevede invece che solo nella prima legislatura ogni frazione abbia anche almeno un consigliere comunale: per evitare uno scollamento centro-frazioni, nello statuto è stato stabilito che, in quelle seguenti, la giunta dovrà essere composta da almeno un assessore per paese. Inoltre, alcune funzioni normalmente spettanti agli uffici potranno essere delegate ai singoli assessori per mantenere un rapporto diretto con la popolazione. Sono stati recepiti anche tutti gli strumenti partecipativi, tra cui spicca l’obbligo di istituire la consulta dei giovani, sull’onda dell’esperienza positiva del Piano giovani. Infine, per favorire la partecipazione popolare ai consigli comunali, tutte le opere pubbliche sopra i 500mila euro, benché previste in bilancio, dovranno passare al vaglio del consiglio.
Nei prossimi giorni il nuovo statuto sarà approvato in tutti i comuni: lunedì sera alle 19 a Centa S. Nicolò, sempre lunedì alle 20 a Bosentino, martedì alle 20 a Vattaro. L’ultimo sarà Vigolo Vattaro, mercoledì alle 19, mentre la sera prima alle 20.30 al teatro parrocchiale si svolgerà un’assemblea pubblica di presentazione delle novità, con la partecipazione della segretaria generale Anna Marzatico.
Per conoscere il nome del commissario straordinario che reggerà il nuovo Comune fino alle elezioni di maggio, invece, sarà necessario attendere il 30 dicembre quando la giunta provinciale procederà con la nomina. Sul filo di lana.