Levico, il triste declino dell'antico «Kaffee Buffet»
Cittadini preoccupati per le sorti e le condizioni disastrose del magnifico edificio Liberty alla stazione dei treni di Levico; oltre a non essere un bel biglietto da visita per chi raggiunge la città in treno, versa da parecchi anni in uno stato di abbandono e degrado incomprensibile per un’opera che è chiaramente patrimonio culturale, storico, artistico e popolare da tutelare. L’antico «Kaffee Buffet» della stazione ferroviaria, realizzato tra il 1898 e il 1900 totalmente in legno, infatti è intimamente connesso allo sviluppo termale di Levico che con l’inaugurazione della linea ferroviaria della Valsugana nel 1896 e la costruzione del complesso della stazione, si mise al passo con le più rinomate mete termali mitteleuropee.
Nei giorni scorsi anche sulla pagina Facebook «Sei di Levico se?» si è aperto il dibattito riguardo alle sorti della costruzione storica: «Che tristezza...abbandonata a se stessa. Ecco cosa vede chi arriva in treno... e pensare che con poca fatica si potrebbe recuperare questo nostro gioiellino in stile Liberty! Ma intanto il degrado continua inarrestabile!», e non mancano i commenti nostalgici che ricordano gli anni andati «il giardino era curato con i rosai in fiore». Molti i cittadini che vorrebbero veder rivivere l’antica caffetteria che versa ormai in uno stato che va ben oltre il degrado; i pilastri che sostengono il porticato nella parte anteriore sono visibilmente consumati dagli anni e dalla mancanza di manutenzione, e uno di questi è spezzato aumentando notevolmente il rischio di crollo. Il restauro della struttura è più che urgente e non può più aspettare; è necessario fare pressione sulla Provincia per poter mettere mano all’antico Kaffee prima che un bene storico e architettonico di tale bellezza vada distrutto.
Se l’esterno è visibile a tutti, anche l’interno, che fortunatamente chi viene da fuori non si sofferma ad osservare, offre uno spettacolo poco edificante: spazzatura, cadaveri di uccelli in decomposizione e animali imprigionati: insomma non è proprio l’ideale rappresentazione della Levico asburgica.
Molte le soluzioni che sono state proposte dai cittadini per l’utilizzo successivo al restauro, chi propone un bar, chi un parco giochi e qualcuno suggerisce di adibirlo a una qualsiasi destinazione d’uso ma senza sprechi di denaro e senza slot machine. Dai cittadini che non bazzicano sui social invece una proposta interessante: «l’ideale per una struttura simile sarebbe restaurarla e sistemala nel bel mezzo del Parco delle Terme, con una bella targa che ne spieghi la storia, la nascita e lo stile»; infatti dopo i lavori di ammodernamento della stazione nel 2011 chi arriva o parte dalla fermata di Levico, circondato dalla moderna struttura della nuova stazione e dalle pensiline metalliche, ha poco chiaro il motivo dell’esistenza del Kaffee Buffet, ultimo baluardo del passato asburgico e dell’ingresso della città nella storia come stazione termale.
Nemmeno la politica è rimasta indifferente allo stato della palazzina; i consiglieri di minoranza Maurizio dal Bianco e Tommaso Acler, capigruppo rispettivamente del Movimento 5 Stelle e di Impegno per Levico hanno riposto e commentato il post sulla pagina levicense di Facebook: «Al consiglio comunale - ha scritto Dal Bianco - porterò una mozione proprio per interrogare la giunta e conoscere il futuro della palazzina».
Il capogruppo di Impegno per Levico invece spiega che «quando ero assessore avevamo scritto più volte alla Provincia», alla quale si appella per «concretizzare le nostre speranze» e veder rivivere la struttura. Ma per adesso ancora nessuna risposta concreta al problema.