Levico, sbarre chiuse su due vie
Via due passaggi a livello giudicati pericolosi
Dal primo settembre chiuderanno due passaggi a livello nel comune di Levico, giudicati pericolosi per la sicurezza da Rfi; il primo, in via Cervia, dalla quale non si potrà più accedere alla Super Valsugana, e il secondo nella zona industriale Zacconi - Campi Longhi, che precluderà anch’esso l’accesso alla statale 47. La definitiva chiusura dei due passaggi è stata programmata dal piano per la sicurezza delle ferrovie che hanno individuato una serie di punti critici e di conseguenza rischiosi per l’attraversamento ferroviario, su strade non sempre controllate e di difficile manutenzione.
«Nel territorio comunale - ha detto il sindaco Michele Sartori - ce ne sono molti (attualmente sono sette, a partire dal primo settembre si ridurranno a cinque, ndr) e alcuni sono veramente problematici dal punto di vista della sicurezza; come amministrazione abbiamo cercato di conservarne il più possibile.» La maggior parte, infatti, sono utilizzati da contadini e allevatori per evitare di fare chilometri di strada con trattori e mezzi e avere la possibilità di attraversare il tracciato ferroviario in più punti, permettendo anche una migliore distribuzione del traffico.
I due passaggi a raso che saranno chiusi definitivamente tra un paio di settimane sono però entrambi su strade che accedono alla ss47 con un’uscita a «t» e che «hanno delle valide alternative sicure: il cavalcavia all’altezza di Barco che evita il passaggio a livello, e nella zona industriale la nuova viabilità che pur mantenendo l’attraversamento ferroviario permette di immettersi in super strada in direzione Trento attraverso una sicura rampa di accesso» ha specificato il sindaco.
La scelta fa parte di un ampio piano di riordino dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, che sta cercando di razionalizzare la viabilità ovunque per ridurre tragedie e sinistri; nel 2015, infatti, in Italia gli incidenti in corrispondenza dei passaggio a raso, segnalati e non sono stati 26 con veicoli e 15 con pedoni e ciclisti, con otto vittime e nove feriti gravi.
Si profila all’orizzonte anche la possibilità di elettrificazione delle ferrovia della Valsugana nella tratta Trento-Bassano secondo gli accordi di inizio anno tra il presidente della Provincia Ugo Rossi, il ministro dei Lavori pubblici Graziano Delrio, il presidente dell’Alto Adige Arno Komptascher e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. In quest’ottica di potenziamento della tratta, l’eccesso di passaggi a livello rallenterebbe la corsa del treno che dovrebbe collegarsi con quello che sale verso Cortina e quello della Pusteria, per formare l’Anello ferroviario delle Dolomiti.