È in arrivo il collegamento ciclabile tra il centro storico e il lago di Levico, strategico per un «travaso» di turisti giornalieri estivi dalle rive affollatissime alle botteghe del centro, per aumentare l’attrattiva del paese per coloro che vengono in bicicletta dai vicini Comuni e soprattutto per un migliore servizio ai cittadini che, più di tutti, sanno cosa significa abitare in una città con un grande dislivello tra il centro abitato e il lago.

È iniziato lunedì l’ultimo «step» del progetto di collegamento, realizzato quasi in toto facendo affidamento sul Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia di Trento che in poco più di dieci minuti permette di raggiungere il lago dal complesso termale, in bicicletta o a piedi con 800 metri di passeggiata panoramica che costeggia l’alveo del Rio Maggiore, illuminata, immersa nel verde e lontana dal traffico di viale Lido.

Si sta provvedendo ad abbassare lo storico ponte in ferro battuto che sovrasta via al Lago (che resterà chiusa al traffico fino a fine lavori), togliendo le scale in calcestruzzo che non facevano parte della struttura originale ed erano state aggiunte in un secondo momento: in questo modo lo si riporterà all’altezza dei primi decenni del 1900, che sarà comunque di 3 metri e mezzo, funzionale al transito delle auto, e si permetterà una visuale completa del lago dai giardini Salus di fronte alle Terme.

Successivamente ci saranno i lavori di pavimentazione del primo tratto che verrà illuminato con moderni lampioni a led insieme alla laterale via Santa Croce, più bassa rispetto alla futura ciclabile che sorgerà sugli argini del Rio Maggiore; l’ultimo intervento sarà la realizzazione di un passaggio pedonale rialzato che permetterà di raggiungere la spiaggia libera di Parco Segantini in completa sicurezza. Il tutto sarà completato dall’installazione nei giardini di un paio di stazioni di bike sharing con biciclette elettriche a pedalata assistita che dovrebbero essere al servizio di cittadini e turisti per l’estate.