Decine di furti e vandalismi a Caldonazzo: due minori nei guai

Ci sono due giovani nemmeno maggiorenni, dietro alla serie di furti e danneggiamenti che nel febbraio scorso avevano interessato la comunità di Caldonazzo.

In paese, nel giro di una manciata di giorni erano stati presi di mira bar, alberghi, supermercati, ristoranti ed altri esercizi commerciali, che avevano dovuto subire furti o tentativi di intrusione, oltre ad ingenti danneggiamenti.

Al termine di un complesso e articolato lavoro di indagine da parte dei militari dell'Arma della compagnia di Borgo Valsugana, i responsabili sono stati individuati. Sono entrambi giovanissimi: si tratta di un tunisino che tra poco compirà i diciotto anni e di un coetaneo, un diciassettenne italiano.

Entrambi erano già noti alle forze dell'ordine, ma neppure gli stessi carabinieri pensavano che potessero dedicarsi con tanta intensità ad attività illecite.

Sono, infatti, almeno una decina gli episodi che - stando al risultato degli accertamenti dei militari - possono essere ritenuti opera della coppia di minorenni.

I due entravano in azione a tarda sera o verso l'alba ed in numerosi casi avevano provocato deliberatamente danneggiamenti alle strutture visitate, ad arredi e suppelletti, cagionando alle vittime conseguenze ulteriori a quelle, già fastidiose, legate alle effrazioni o ad oggetti rubati.

Tra le realtà che avevano subito i danni maggiori a seguito delle scorrerie dei minorenni, vi erano state quelle situate lungo via Roma, una delle principali del centro valsuganotto. In particolare, nella notte tra l'11 ed il 12 febbraio era stata forzata la porta d'ingresso della libreria Mobydick: «Abbiamo sentito dei rumori - aveva raccontato al tempo il proprietario Pino Loperfido, giornalista, scrittore e promotore del Book Festival - ma nel dormiveglia non abbiamo capito cosa fossero».

Il mistero, purtroppo, era stato svelato all'apertura dell'attività, quando la porta era stata trovata aperta e segnata da profondi danneggiamenti. Dall'interno era poi sparito anche un computer. Non erano stati asportati contanti, dato che in cassa non ne erano stati lasciati.

Sempre in via Roma, nella stessa nottata, era stata forzata e danneggiata pesantemente anche la porta di un locale in uso all'associazione «Sportivando», che si occupa di colonie estive, animazione e babysitting: anche in questo caso, però, ai responsabili era andata male dato che non avevano trovato né soldi né beni di valore da asportare.

Tempestivamente, dopo ogni colpo, i carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana avevano raccolto tutte le informazioni e gli elementi disponibili per risalire ai colpevoli. Fondamentali si sono rivelate le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nei pressi delle strutture «visitate», che avevano immortalato i due giovani in azione.

Per addebitare con sicurezza gli episodi alla coppia di giovanissimi, è stato necessario tuttavia procedere ad ulteriori verifiche. Una volta fugato ogni dubbio, i carabinieri si sono rivolti all'autorità giudiziaria per i minorenni del capoluogo che ha concordato con le risultanze del lavoro investigativo dei militari valsuganotti, emettendo due ordinanze a carico dei due giovani e disponendo il loro accompagnamento presso una comunità che è stata nei giorni scorsi individuata dal Centro di giustizia minorile di Venezia. Ordinanze che i carabinieri della stazione di Caldonazzo hanno eseguito nelle scorse ore, con i due minori che si trovano già nelle strutture.

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