A Levico la gestione dei parcheggi rimane in capo a Trentino Mobilità
Una netta divisione tra maggioranza e minoranza durante l’ultima seduta del consiglio comunale di Levico. Tra i molti punti all’ordine del giorno si è discusso in particolare del rinnovo fino al marzo 2023 dell’accordo di gestione dei parcheggi blu a pagamento con la società Trentino Mobilità. Il punto, previsto in questa seduta in seconda convocazione, lo scorso consiglio comunale era decaduto per l’abbandono dell’aula da parte delle minoranze e la sera di giovedì è stato approvato con i 9 voti favorevoli della maggioranza e i 6 consiglieri di minoranza uniti nella contrarietà al provvedimento.
«Ritengo che il vostro comportamento della scorsa seduta sia incomprensibile: abbiamo letto il verbale della commissione e recepito alcune proposte, non tutte» ha esordito il sindaco Michele Sartori. Le minoranze, irremovibili, hanno sostenuto la loro posizione per tutta la discussione spiegando che «si è trattato di un vero gesto di opposizione» ha detto Maurizio Dal Bianco.«L’interpretazione del parere di commissione da parte della giunta non basta» ha spiegato il consigliere Efrem Filippi; la maggioranza della commissione, 4 su 7, aveva dato parere negativo alla continuazione della gestione in queste modalità, e si proponeva, su un’attenta analisi di costi e confronti con i responsabili dei diversi servizi, di «rivedere attentamente la gestione» ha spiegato Gianni Beretta. «L’incasso medio annuale dei parcheggi a pagamento sul nostro Comune è di 180.000 euro, di cui la società riscuoteva il 50%. Secondo il nuovo contratto ricaveranno il 40%, che scenderà a 30% se il controllo dei ticket sarà effettuato dai Vigili Urbani: a Calceranica gestisce tutto il Comune e il costo del servizio, controllo e manutenzione delle colonnine, è di 1.200 euro annui a colonnina: una gran bella differenza».
Sono cifre importanti e ci sarebbe anche la necessità, come chiedeva la Commissione, di rivedere le zone a pagamento e modificare le fasce di funzionamento del tachimetro: i calcoli sono stati fatti e il verdetto della commissione era giudicare il servizio non congruo. «Il gesto della volta scorsa - ha concluso Tommaso Acler - è stato il culmine di una protesta per l’atteggiamento di chiusura di questa maggioranza che ha stravolto il parere della commissione».
Sempre di gestione trattava il punto riguardo la rete acquedottistica, approvato con 15 favorevoli e 1 contrario, che la vedrà affidata per 20 anni a Stet: dopo il lavoro della commissione per la vigilanza dei servizi, si è optato per riscrivere i rapporti con Stet e «risolvere in questo modo i piccoli contenziosi che nascevano da dubbi di responsabilità» ha spiegato Paolo Andreatta presidente della Commissione. Cambiamenti in vista anche per il Piano Giovani Zona Laghi, nato 11 anni fa, che vedrà capofila la Comunità di Valle laddove prima c’era il Comune di Levico: il provvedimento, approvato con l’astensione di Tommaso Acler, «è un passo avanti» ha spiegato l’assessore Werner Acler «molto ben accolto da tutti i Comuni partecipanti, non per scaricare le responsabilità ma perchè la Comunità è l’ente più appropriato». La maggioranza concorda nel fatto che c’era la necessità di aria nuova, di un cambio di regia per rendere il progetto stimolante come lo era inizialmente.