Novaledo, comune condannato conto da 100 mila euro
Oltre 100 mila euro: è quanto dovrà sborsare il Comune di Novaledo in seguito alla sentenza emessa il 21 settembre scorso dal Tribunale di Trento, al termine della causa civile promossa dall’Impresa Zambiasi srl, in liquidazione per concordato preventivo.
Oggetto del contendere, i lavori di realizzazione delle nuove reti fognarie bianche e nere nelle località Fatuzon e Rinaldi e delle nuove reti bianche in località Margon, affidati dal Comune all’impresa nell’ottobre del 2009. L’importo complessivo era di quasi 330 mila euro più Iva sulla scorta del progetto esecutivo redatto dall’ingegnere Pietro Vanzo, a cui era stata affidata anche la direzione dei lavori. Lavori iniziati, sospesi e parzialmente ripresi. Su incarico del Comune, lo Studio Tecnico Pedrolli e Venzo redigeva la variante progettuale 1 «mai formalmente approvata dall’amministrazione comunale solo perché non si era ancora ottenuta l’autorizzazione di Rete Ferroviaria Italiana».
Passano i mesi: siamo nel 2011 quando il Comune, d’intesa con il direttore lavori, manifesta l’intenzione di apportare delle variazioni ad alcune lavorazioni per migliorare l’opera nel suo complesso. «Alla ditta - si legge - veniva ordinato di eseguire asfaltature mentre la contabilità ufficiale si arrestava al quinto stato di avanzamento dei lavori e quello successivo non veniva mai sottoposto alla firma dell’impresa». Una situazione a dir poco intricata a cui si aggiungono anche i lavori, eseguiti nel 2010, su incarico fiduciario del Comune, dalla stessa ditta per la sistemazione della strada arginale vicino al cantiere, franata a seguito di forti piogge. I lavori sono proseguiti sino al 12.12.2011, ultimo giorno di presenza delle maestranze in cantiere.
L’ingegnere Paolo Montagni, Ctu del Tribunale, accerta nel 2014 come da parte del Comune non fossero stati saldati all’impresa quasi 73 mila euro. Il Tribunale ricorda come «appare indubbio che le opere siano state eseguite dall’impresa non arbitrariamente, ma alla stregua della perizia di variante, la cui utilità era stata preventivamente valutata dal Comune nella delibera con cui è stato conferito l’incarico di redigere la medesima all’ingegnere Vanzo. L’amministrazione ben poteva contabilizzare i lavori eseguiti, ancorché fuori bilancio, tenuto conto della piena consapevolezza da parte dell’impresa che gli stessi erano stati voluti dal Comune. L’amministrazione comunale era perfettamente a conoscenza delle opere eseguite in quanto richieste dalla stessa». Da qui la condanna del Comune di Novaledo al pagamento di circa 73 mila euro più Iva all’impresa Zambiasi e alla rifusione di tutte le spese del giudizio per altri 27 mila euro.
«A tutt’oggi non siamo ancora venuti a conoscenza della sentenza del tribunale. Quando avremo in mano tutta la documentazione - è il commento del sindaco di Novaledo, Diego Margon - decideremo che passi intraprendere e come muoverci».