Boscaiolo muore travolto dal tronco
Tragedia nei boschi del Primiero, dove ieri ha perso la vita un ventottenne: il giovane è stato travolto da un tronco mentre stava tagliando alcuni alberi.
L'incidente è stato fatale per Vitali Mardari, moldavo originario della capitale Chisinau e residente in provincia di Belluno, a Santa Giustina, a poco più di un'ora di auto dal luogo in cui è rimasto vittima dell'incidente: il corpo del giovane ormai senza vita è stato trovato nel pomeriggio nel territorio di Sagron Mis, in località val dele Moneghe.
A dare l'allarme è stato un uomo del posto che era salito lungo la forestale che da Sagron si addentra nel bosco, unica via d'accesso alla zona.
L'uomo, nel primo pomeriggio, ha notato il corpo a terra in una radura in una zona piuttosto impervia, pensando inizialmente ad una persona colpita da un malore.
Erano le 14 circa: immediata la chiamata al numero unico 112 con il personale della centrale unica per l'emergenza che ha allertato i vigili del fuoco volontari del posto, i sanitari e le forze dell'ordine. Inizialmente, dato che la segnalazione era di un uomo privo di sensi nel bosco, è stato allertato anche il personale del Soccorso alpino con alcuni uomini dell'area Trentino orientale che si sono preparati in piazzola a San Martino di Castrozza. Da Mattarello è stato fatto alzare in volo anche l'elicottero dei vigili del fuoco permanenti di Trento con a bordo il medico rianimatore ma purtroppo al loro arrivo sopra l'abitato di Sagron è apparso evidente come per il giovane non ci fosse più nulla da fare.
Inizialmente nessuna ipotesi era stata scartata dato che il corpo di Vitali Mardari è stato trovato ad alcune decine di metri dai tronchi che si pensa possano averlo colpito: i militari dell'Arma della compagnia di Cavalese, stanno cercando di capire se qualcuno possa aver spostato il corpo dopo l'incidente - scenario che aprirebbe anche altri interrogativi - anche se l'ipotesi più probabile è che sia stato lo stesso ventottenne a riuscire a trascinarsi per qualche metro dopo essere stato investito dalla pianta, nel disperato tentativo di chiedere aiuto o di chiamare i soccorsi, soccombendo poi ai traumi riportati. In base a quanto accertato dal personale medico, fino a ieri in serata appariva difficile pensare a scenari che esulino dall'infortunio sul lavoro, data la tipologia di traumi e ferite riscontrate sul corpo dello sfortunato giovane, che indossava l'abbigliamento da boscaiolo a conferma del fatto che si trovasse nei boschi trentini per lavoro con tutta l'attrezzatura del caso.
Ora i carabinieri della compagnia fiemmese stanno cercando di portare a termine tutti gi accertamenti necessari per capire se Vitali Mardari ieri stesse lavorando da solo nella zona sopra l'abitato di Sagron, si trovasse nel bosco per conto proprio o stesse lavorando per qualche ditta o per altre persone.
Tutti aspetti che purtroppo non potranno nulla di fronte alla scomparsa del giovane, ma che rappresentano punti tutt'altro che secondari nella ricostruzione meticolosa dell'accaduto alla quale saranno chiamati i carabinieri ed il personale dell'Uopsal, l'unità operativa per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro per stabilire eventuali responsabilità legate alla tragedia. Si dovrà poi anche stabilire l'ora dell'incidente: presumibilmente nel primo pomeriggio o già nella tarda mattinata.
La notizia della scomparsa improvvisa di Vitali Mardari si è diffusa in serata nel Bellunese, a Santa Giustina ma anche a Ponte nelle Alpi, dove vivono alcuni familiari del ragazzo tra cui una sorella: è toccato ai carabinieri bellunesi lo straziante compito di avvisarla dell'accaduto.
La salma di Vitali Mardari è stata recuperata solo a tarda sera, per essere trasferita nella camera mortuaria di Transacqua: non si esclude che il magistrato di turno possa disporre ulteriori accertamenti prima di concedere il nulla osta per il funerale e la sepoltura.