Borgo: sagra e negozi chiusi la giunta chiede scusa
Martedì pomeriggio la risposta, in consiglio comunale, dell’assessore al commercio Giacomo Nicoletti.
E mercoledì mattina, sul caso dei negozi chiusi a San Prospereto, il video messaggio del sindaco di Borgo Enrico Galvan. «Se abbiamo sbagliato chiediamo scusa - ha ricordato in aula Nicoletti - ma anche la Provincia doveva essere più chiara e tempestiva».
Le minoranze di Civitas e Innova avevano portato in aula una domanda di attualità su una «sagra amara per i borghesani e olati. Vedere le serrande abbassate dei negozi - si legge - è stato come ricevere un pugno nello stomaco anche se restano diverse perplessità su una norma provinciale che appare oltremodo rigida e licenziata troppo frettolosamente. Noi non vogliamo cercare nessun colpevole - ha ricordato Samuele Campestrin - ma chiediamo a sindaco e giunta di spiegarci bene cosa è realmente accaduto e come è stata gestita la situazione da parte dell’Amministrazione Comunale».
Nella sua risposta Nicoletti ha sottolineato che «era stato contattato il Servizio Commercio della Provincia per avere un parere. Ci era stato risposto che i negozi dovevano restare chiusi. Da parte nostra abbiamo applicato la legge e l’unica documentazione arrivata da Trento in comune è stata recapitata venerdì in tarda mattinata, dopo mezzogiorno. Forse, dico forse, potevano farlo anche prima».
Nella sua replica Campestrin ha ribadito come la legge, entrata in vigore il 4 luglio, doveva e poteva essere più chiara. «Quanto successo a Borgo, speriamo possa essere un esempio di come in futuro si possa fare meglio ed un po’ di lungimiranza da parte degli uffici provinciali avrebbe permesso di risolvere diversamente la questione».
Nel suo video-messaggio di mercoledì mattina il sindaco Galvan ha ribadito come «i tempi erano troppo stretti per concedere la deroga da parte del comune. Per avviare un tavolo di concertazione con le componenti sindacali e commerciali avevamo pochissimo tempo a disposizione e volevamo arrivarci coinvolgendo tutte le parti in causa. Capisco le polemiche, così come i disagi dei commercianti e ci dispiace per quanto accaduto. Ma una cosa deve essere chiara. Non è stata una volontà del comune - ha sottolineato il sindaco - tenere chiusi i negozi lunedì mattina. Esiste una legge, così come la possibilità di fare delle deroghe. Ma in questo caso non è stato possibile farlo per il pochissimo tempo che avevamo a disposizione».
All’unanimità il consiglio ha approvato la mozione, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, sul sostegno alle attività e al personale dell’ospedale San Lorenzo.
«Nel febbraio di quest’anno il Consiglio per la Salute aveva fatte delle precise richieste a Provincia ed Azienda Sanitaria. Un documento in cui si chiedeva di dare risposte a diversi fabbisogni e necessità. Dopo diversi mesi - ha sottolineato il sindaco Galvan - ora torniamo alla carica riproponendo gli stessi quesiti».
Sollecitato da vari consiglieri, il sindaco ha ribadito che copia della mozione sarà spedita a tutti i comuni della zona ed i diversi candidati sindaci che si presenteranno in settembre alle prossime elezioni.
In coda ai lavori, infine, l’aula ha approvato lo schema di convenzione per l’adesione al Sistema Bibliotecario Trentino e quello di contitolarità.
Scadeva il 17 luglio. È stato rinnovato per altri 9 anni, fino all’estate del 2029.